Pd, Morassut: "Domenica tutti a Ventotene!", la scampagnata anti-Meloni

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"Ma la libertà di pensiero appartiene solo alla sinistra? Perché il Presidente Meloni non può criticare un totem della sinistra senza essere accusata di fascismo? Eppure il manifesto di Ventotene era già stato smontato da Galli della Loggia senza che nessuno lo accusasse di fascismo". Sui social Daniela Santanchè, esponente di Fratelli d'Italia e ministro del Turismo, difende la premier ponendo una semplice domanda "di metodo" (ma anche di merito) alle opposizioni, letteralmente fuori controllo. (Liberoquotidiano.it)

Su altre fonti

Dopo le tensioni di Montecitorio, momenti di bagarre anche a palazzo Madama quando interviene la capogruppo di Iv Raffella Paita, che parla di fatto «grave per la democrazia e l'Europa». Esplode anche in Senato lo scontro tra maggioranza e opposizione sulle parole pronunciate mercoledì alla Camera dalla premier Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene (Corriere della Sera)

Solo entro quest’ottica è possibile inquadrare episodi come quello di ieri in Parlamento, che ha visto la Presidente del Consiglio attaccare il Manifesto di Ventotene, considerato storicamente come uno dei testi fondativi della futura Unione Europea, e bollato da Meloni al grido di “non è la mia Europa”. (Valigia Blu)

"Siamo stati dei polli". "Siamo caduti nel 'trappolone' della Meloni". Fondamentalmente è questo il sentiment che prevale nel campo del centrosinistra e del Pd, all'indomani dell'invettiva del premier Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene che, a detta sua, ha fatto "impazzire" l'opposizione. (il Giornale)

Li ha fregati di nuovo. (Il Fatto Quotidiano)

Fabio Masi è il titolare della storica libreria Ultima Spiaggia di Ventotene, luogo di incontro di una comunità che si nutre di libri, della cultura e della storia dell'isola. Oggi parla con l'Adnkronos del significato del Manifesto di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni e del valore che dovrebbe avere nella costruzione di una Europa più forte. (Adnkronos)

La tesi predominante per difendere il Manifesto di Ventotene, i cui più imbarazzanti passi sono stati letti (non interpretati) da Giorgia Meloni alla Camera scatenando l’ira funesta delle opposizioni, è la seguente: quel documento va contestualizzato, bisogna considerare “l’integrità del testo, il tempo, il luogo, la condizione di prigionieri del fascismo degli autori, quali fossero allora i riferimenti politici correnti”. (Nicola Porro)