Meloni ha chiarito il dubbio sul suo europeismo (di G. Bonvicini, IAI)
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Fare l’esegesi di un testo, il Manifesto di Ventotene, scritto 84 anni fa in piena guerra mondiale e sotto una feroce e ottusa dittatura è quanto meno singolare. Estrapolare poi due o tre frasi scelte strumentalmente per sostenere le proprie tesi politiche è piuttosto ridicolo se non offensivo. Ma almeno le parole pronunciate alla Camera dalla premier Giorgia Meloni chiariscono un dubbio che circolava fin dall’inizio del suo governo: Meloni sta con l’Europa o no? La risposta oggi è netta. (L'HuffPost)
Su altre testate
Urla da stadio in Parlamento, gara all'insulto più sguaiato, bagarre contro la lesa maestà della premier Meloni al Manifesto-Vangelo di Ventotene. E, ultima trovata, una scampagnata nell'isola delle ponziane sperando in un caldo sole primaverile. (Secolo d'Italia)
La tesi predominante per difendere il Manifesto di Ventotene, i cui più imbarazzanti passi sono stati letti (non interpretati) da Giorgia Meloni alla Camera scatenando l’ira funesta delle opposizioni, è la seguente: quel documento va contestualizzato, bisogna considerare “l’integrità del testo, il tempo, il luogo, la condizione di prigionieri del fascismo degli autori, quali fossero allora i riferimenti politici correnti”. (Nicola Porro)
Chi è Altiero Spinelli Attacco di Meloni al Manifesto di Ventotene: la reazione della nipote di Spinelli (Virgilio Notizie)
Fabio Masi è il titolare della storica libreria Ultima Spiaggia di Ventotene, luogo di incontro di una comunità che si nutre di libri, della cultura e della storia dell'isola. Oggi parla con l'Adnkronos del significato del Manifesto di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni e del valore che dovrebbe avere nella costruzione di una Europa più forte. (Adnkronos)
"Siamo stati dei polli". "Siamo caduti nel 'trappolone' della Meloni". Fondamentalmente è questo il sentiment che prevale nel campo del centrosinistra e del Pd, all'indomani dell'invettiva del premier Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene che, a detta sua, ha fatto "impazzire" l'opposizione. (il Giornale)
A me sembra abbastanza semplice ed è un tema politico. Perché? Perché io ritengo che l'essenza di alcuni passaggi che ho letto in quel manifesto, e cioè che il popolo fondamentalmente non è in grado di autodeterminarsi e che quindi va educato e non ascoltato, sia purtroppo abbastanza strutturata nella sinistra anche di oggi". (la Repubblica)