Ferrovie: 40 anni di Rapido 904, il ricordo, il treno
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Ferrovie: 40 anni di Rapido 904, il ricordo, il treno Il 23 dicembre di quarant’anni fa, il Rapido 904, partito da Napoli Centrale e diretto a Milano Centrale, esplose mentre attraversava la grande galleria dell’Appennino, tra Firenze e Bologna. L’attentato causò la morte di 16 persone, tra cui tre bambini di 4, 9 e 12 anni. Oggi, tutte le testate ricordano quel tragico giorno. Noi vogliamo farlo in modo diverso, condividendo il ricordo di un amico appassionato e ripercorrendo virtualmente quel treno che ha segnato per sempre la storia moderna del nostro Paese. (Ferrovie.info)
Su altri giornali
Mafiosa' il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel ricordare le vittime della bomba sul Rapido 904 che l'antivigilia di Natale del... (Virgilio)
"Oggi, in una Europa dove ritornano degli spettri che sono spettri del passato … Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a margine della commemorazione della strage del rapido 904. (La Repubblica)
La strage del rapido 904, che il 23 dicembre di quarant'anni fa costò la vita a 16 persone e provocò 267 feriti, molti in gravi condizioni, è stata ricordata con una cerimonia a San Benedetto Val di Sambro, sull'Appennino tosco-emiliano, alla quale hanno partecipato anche soccorritori dell'epoca e persone rimaste ferite nell'attentato. (Tiscali Notizie)
“Vedere in carcere chi ha materialmente messo la bomba non mi avrebbe dato nessun appagamento. Mi darebbe grande appagamento scoprire la verità sul perché è stata organizzata questa strage, sui veri motivi alla base delle varie stragi italiane di quel periodo”. (Collettiva.it)
"La solidarietà che oggi si rinnova trova le sue radici nella risposta che il popolo italiano seppe, unito, esprimere di fronte all'attacco eversivo. Le Istituzioni seppero respingere il ricatto e difendere la democrazia grazie alla reazione civile e all'amore per la libertà degli italiani. (Tiscali Notizie)
E dopo, ci riusciranno soltanto tre connazionali: Paolo Rossi, Roberto Baggio e Fabio Cannavaro. Prima di lui c’era stato solo l’oriundo argentino Omar Sivori. (OGGI)