Ue: il rebus vicepresidenti Fitto-Ribera, stallo infinito. L’appello di Monti e Prodi
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– È una partita allo sfinimento quella che sta cercando di portare Raffaele Fitto e Teresa Ribera alla vicepresidenza della Commissione Ue. I tre partiti della maggioranza Ursula II, Ppe, S&D e Renew, sono entrati in riunione nel pomeriggio per andare avanti tutta la notte, salvo una pausa. La conclusione, quale che sia, e se ci sarà, arriverà domani mattina all’audizione di Teresa Ribera al Congresso spagnolo (QUOTIDIANO NAZIONALE)
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L'intesa è stata appoggiata dalla grande maggioranza del Ppe, tranne che dagli spagnoli. Il risultato raggiunto lascia dunque una scia di spaccature in seno alla maggioranza che sostiene Ursula von der Leyen, ma dovrebbe consentire al Parlamento Europeo di votare in plenaria l'intero collegio, mercoledì prossimo a Strasburgo. (Tiscali Notizie)
"Tutti i Paesi membri dell’Unione Europea hanno il diritto di avere un commissario, è così e deve essere rispettato", ha detto Sanchez in alcune dichiarazioni alla stampa da Rio de Janeiro in Brasile. (Liberoquotidiano.it)
A chiarirlo è stato Stefano Bonaccini, con un esercizio acrobatico che punta a scavalcare anche il chiaro richiamo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul valore di quella nomina “così importante per l’Italia”, come ha sottolineato dopo aver ricevuto Fitto al Quirinale. (Secolo d'Italia)
Ieri il capo dello Stato ha ribadito che l'unità, la coesione, non è antitesi alla dialettica politica, ma è «il quadro in cui questa dialettica e questa contrapposizione si articola che è l'interesse nazionale del nostro Paese». (il Giornale)
«In questo momento, con le enormi sfide che l'Unione Europea deve fronteggiare ad Est e ad Ovest, confidiamo che, davanti a candidati qualificati come Teresa Ribera o Raffaele Fitto, non prevalgano le tensioni intestine, in particolare tra i gruppi considerati più europeisti quali i popolari e i socialisti». (ilmessaggero.it)
Dopo giorni di tensioni e trattative che non decollano, popolari, socialisti e liberali sembrano essere vicini a sbloccare l'impasse sui sei candidati vicepresidenti della futura Commissione europea. (LA STAMPA Finanza)