Hanno tutti ragione / Il caso Yara, i dubbi sulle indagini e il sogno perduto della parità tra accusa e difesa

Hanno tutti ragione / Il caso Yara, i dubbi sulle indagini e il sogno perduto della parità tra accusa e difesa
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next

Questo è il numero di venerdì 19 luglio 2024 della newsletter Hanno tutti ragione, firmata da Stefano Cappellini. Per attivare l'iscrizione clicca qui. Quando alla fine degli anni Ottanta fu scritto il nuovo codice di procedura penale, entrato in vigore nel 1989, l’obiettivo principale della riforma era garantire una reale condizione di parità tra accusa e difesa. Il cuore del cosiddetto codice … (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Centinaia di migliaia di like sul suo primo piano in lacrime nel carcere di Bollate e la tesi innocentista che monta di post in post: è una delle conseguenze del taglio dato dal regista e autore Gianluca Neri (lo stesso di SanPa: luci e tenebre di San Patrignano) alle cinque puntate dell'indagine tv, cominciata nel 2017 con lo studio dei 60 faldoni dei documenti dell'inchiesta e diventata, in questi giorni, la serie più vista su Netflix. (ilmessaggero.it)

Nella serie, secondo diversi critici, viene dato molto più spazio alla testimonianza di Bossetti e agli elementi scagionanti rispetto alle prove giudiziarie che hanno portato alla sentenza di condanna. (IL GIORNO)

di Capital Web “Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio” è una docuserie disponibile su Netflix. Sviluppata e diretta da Gianluca Neri e scritta da Carlo G. Gabardini, Gianluca Neri ed Elena Grillone, ripercorre la tragica vicenda di Yara Gambirasio, una tredicenne scomparsa a Brembate di Sopra nel novembre del 2010. (Radio Capital)

La serie su Yara Gambirasio ha avuto un effetto: ha trasformato un meme in una teoria del complotto

La 13enne Yara Gambirasio scompare il 26 novembre 2010 a Brembate di Sopra. Il muratore, all'epoca 43enne, unico imputato, è stato condannato in primo e secondo grado all'ergastolo. (Sky Tg24 )

Dufresne si è sempre dichiarato innocente ma tutte le prove sembrano proprio contro di lui, tanto che anche l’amico che conosce in carcere, la voce narrante, si convince della sua innocenza solo nel corso dei 19 anni che Andrew passa nella prigione di Shawshank. (Rivista Studio)

Una sentenza su cui, come ha ricordato Fanpage.it, è meglio non avere dubbi. (Fanpage.it)