Il caso Yara e la nostra ossessione per il true crime

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Il caso Yara e la nostra ossessione per il true crime Sta facendo molto discutere “Il caso Yara - oltre ogni ragionevole dubbio” la docuserie Netflix sulla morte della dodicenne di Brembate di Sopra. Realizzata dagli stessi autori di Sanpa, Il caso Yara ha dato il via a una lunga serie di dibattiti sulla colpevolezza di Massimo Bossetti, condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio della bambina. (Today.it)

Ne parlano anche altre testate

L’indagine più lunga, costosa e complessa di sempre, fa ancora discutere, nonostante i tre gradi di giudizio, nonostante la condanna all’ergastolo di Massimo Bossetti, nonostante la prova regina del DNA. (Donna Moderna)

«Ridate a quest'uomo 12 anni di vita», «#freebossetti», «Bossetti innocente». Centinaia di migliaia di like sul suo primo piano in lacrime nel carcere di Bollate e la tesi innocentista che monta di post in post: è una delle conseguenze del taglio dato dal regista e autore Gianluca Neri (lo stesso di SanPa: luci e tenebre di San Patrignano) alle cinque puntate dell'indagine tv, cominciata nel 2017 con lo studio dei 60 faldoni dei documenti dell'inchiesta e diventata, in questi giorni, la serie più vista su Netflix (ilmessaggero.it)

Il muratore, all'epoca 43enne, unico imputato, è stato condannato in primo e secondo grado all'ergastolo. La 13enne Yara Gambirasio scompare il 26 novembre 2010 a Brembate di Sopra. (Sky Tg24 )

Bossetti, il caso Yara e la pistola fumante. Il genetista: “La prova del Dna può valere tutto o nulla: va interpretata”

La richiesta della difesa di Massimo Bossetti è stata ritenuta inammissibile. L'uomo è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio della giovane ragazza di Brembate Sopra (AGI - Agenzia Italia)

Una sentenza su cui, come ha ricordato Fanpage.it, è meglio non avere dubbi. (Fanpage.it)

La docuserie “Il caso Yara – Oltre ogni ragionevole dubbio” ha sollevato nuovamente domande sul caso dell’assassinio della 13enne di Brembate di Sopra. Massimo Bossetti è stato ritenuto colpevole in seguito a un’indagine scientifica senza precedenti in Italia, che comportò l’analisi di migliaia di Dna. (L'HuffPost)