Taranto, dagli USA all'India i pretendenti stranieri per l'ex Ilva: entro il 10 gennaio le offerte di acquisto

Taranto, dagli USA all'India i pretendenti stranieri per l'ex Ilva: entro il 10 gennaio le offerte di acquisto
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La Gazzetta del Mezzogiorno ECONOMIA

Due miliardi e mezzo di dollari appena entrati in cassa, una grande competenza nel settore e una passione che in realtà è una sfida: risanare aziende siderurgiche quasi decotte, o comunque in enorme difficoltà, per poi rivenderle. Si chiama Alan Kestenbaum, è uno dei due fondatori di Bedrock Industries, il fondo di investimenti con quartier generale a Miami. Secondo alcune fonti autorevoli, Kestenbaum starebbe seriamente valutando di issare la bandiera americana sugli stabilimenti dell’acciaieria ex Ilva. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su altre fonti

Consultant Milano, per rinomata società di consulenza, ricerca un Area Developer per potenziare l’area Umbria. Il/la candidato/a dovrà occuparsi dello sviluppo del portafoglio clienti nell’area. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Così si chiama oggi il gruppo siderurgico, rin… Non ci sarà alcun nuovo rinvio della scadenza per presentare offerta per l’ex Ilva. (L'HuffPost)

Come anticipato dal Giornale il 27 novembre non si tratta di contendersi Taranto, su cui alla fine dovrebbero entrare in partita solo soggetti stranieri, ma di essere in pole position per due degli otto siti produttivi e di servizio dell'ex Ilva. (il Giornale)

Ex Ilva, obiettivo centrato: 2 milioni di tonnellate d’acciaio e c'è il bonus ai lavoratori

Dopo un’estensione di 40 giorni rispetto alla prima scadenza del 30 novembre, il termine di venerdì 10 gennaio è stato confermato. Il conto alla rovescia è quindi partito, con i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria che attendono le buste con le offerte (i motivi del rinvio dei tempi sono stati motivati dalla complessità della formulazione dell’offerta e al poco tempo disponibile per esaminare l’intero dossier, quindi è stata un’esplicita richiesta delle società interessate, oltre al fatto che in questo mese in più, potrebbero essere presentate altre offerte), dopo che l’azienda nel febbraio dello scorso anno finì in amministrazione straordinaria dopo la rottura tra il gruppo franco-indiano ArcelorMittal e il socio pubblico di minoranza, Invitalia, sul sostegno finanziario per salvaguardare l’azienda. (Corriere di Taranto)

Ma un super costo dell’energia che rischia di condizionare l’esito. In prima fila (si veda Il Sole 24 ore del 31 dicembre) ci sarebbero gli indiani di Jindal Steel International (JSI) e gli azeri di Baku Steel. (Il Sole 24 ORE)

Manca ancora l’ufficializzazione e i sindacati metalmeccanici non hanno comunicato nulla ai lavoratori, ma questa, con tutta probabilità, è la strada che sarà intrapresa. Prevista dall’accordo di luglio sulla cassa integrazione straordinaria, l’una tantum non sarà erogata come aggiunta alla retribuzione ma attraverso buoni spesa per un ammontare equivalente al 2% dello stipendio annuo base di ciascun dipendente. (quotidianodipuglia.it)