Raid di Israele a Beirut: almeno undici morti. Media: «L'obiettivo era il capo dell'apparato di sicurezza di Hezbollah»

Raid di Israele a Beirut: almeno undici morti. Media: «L'obiettivo era il capo dell'apparato di sicurezza di Hezbollah»
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ilmessaggero.it ESTERI

Continuano i raid di Israele sul Libano. Intorno alle 19 di stasera, i media statali libanesi hanno affermato che un attacco israeliano ha colpito il centro di Beirut, prendendo di mira il quartiere residenziale di Ras al-Nabaa. Un giornalista dell'Afp ha sentito tre esplosioni, mentre una grande nuvola di fumo nero si levava sopra la capitale libanese. Si tratta del terzo raid dentro Beirut dal 23 settembre. (ilmessaggero.it)

Su altre fonti

Si tratta di quartieri centralissimi. Fuori dal perimetro di Beirut sud, la Dahieh. (il manifesto)

L'esercito israeliano (Idf) ha "eliminato" la notte scorsa due comandanti di Hezbollah ed ha colpito "diversi depositi di armi nell'area di Dahieh, a Beirut, e depositi di armi e altre infrastrutture terroristiche nel sud del Libano": lo rende noto l'Idf su Telegram. (Tiscali Notizie)

Ma tiene banco ancora l’attacco di Israele contro tre basi dell’Unifil – due di queste presidiate da personale italiano - schierata nel sud del Libano, due caschi blu di nazionalità indonesiana sono rimasti feriti. (la Repubblica)

Concetta tra i profughi in Libano: «Ogni vita merita di essere salvata»

Hezbollah ha usato il villaggio come una delle sue basi avanzate da dove ha attaccato i villaggi del nord di Israele senza sosta. Maroun El Ras era un villaggio cristiano maronita, occupato dai musulmani sciiti che hanno fatto pulizia etnica dei cristiani . (Italia Oggi)

Poi, l’attacco che ha colpito Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah, e il quartiere di Cola nel cuore di Beirut. Infine l’attacco di terra: dal Paese dei cedri, che negli anni aveva accolto centinaia di migliaia di profughi palestinesi e siriani, adesso si fugge. (Il Centro)

Najib Mikati, primo ministro libanese, ha rivelato che nelle ultime ore si sono intensificati i contatti diplomatici per cercare ancora una volta di raggiungere un cessate il fuoco ed esercitare maggiori pressioni per fermare l'aggressione israeliana contro il Libano. (L'Unione Sarda.it)