Elkann, Schlein: “Stellantis mantenga gli impegni. Conversione su difesa è propaganda”

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la Repubblica ECONOMIA

MILANO – "Ci auguriamo che gli impegni presi e illustrati oggi in questa sede siano rispettati e vigileremo con grande attenzione settimana per settimana. Come ha detto Stellantis ha raccolto l'eredità della Fiat e ha il dovere di assunzione di responsabilità verso il presente il futuro, i dipendenti. E verso i territori. Verso l'intero sistema Paese" e "noi abbiamo intenzione di contribuire a salvaguardare la produzione manufatturiera del nostro Paese. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Attacca a testa bassa - e con toni mai usati in passato - la Ue, bocciandone il piano per l’automotive - «Interventi di corto respiro» su multe e batterie - e accusandola di «mancanza di pianificazione» sul settore e di «una rigida politica climatica senza aver creato le condizioni industriali che la favoriscano». (ilmessaggero.it)

Venerdì il Movimento Cinque Stelle tornerà davanti ai cancelli di Mirafiori a Torino, insieme al gruppo parlamentare europeo The Left. (LA NOTIZIA)

Un’audizione, quella del presidente di Stellantis, John Elkann, in commissione riunite Attività produttive di Camera e Senato, che non fornisce sicurezze ai lavoratori del gruppo né da ulteriori informazioni rispetto a quanto già annunciato il 17 dicembre 2024 durante l’incontro tenutosi presso il Ministero dell’industria e del Made in Italy. (Italia Oggi)

Critiche a John Elkann in audizione in Parlamento su Stellantis, l'attacco della Lega dopo l'intervento

Poi ha posto una domanda sulla possibilità di conversione di parte del settore auto in favore dell’industria bellica. (Il Fatto Quotidiano)

Per percorrerlo tutto a piedi ci vogliono circa due ore. Allineati, formano grandi rettangoli adiacenti. (il manifesto)

Diversi esponenti politici hanno espresso dubbi sulle parole di Elkann, in particolare la Lega. Elkann ha ribadito l’impegno del gruppo in Italia, confermando quando emerso lo scorso dicembre, e si è augurato che il dibattito sui fondi pubblici ricevuti non sia più “motivo di scontro”. (Virgilio Notizie)