Roma, diecimila per la Palestina nonostante il divieto: 1.600 identificati, arresti e feriti

Roma, diecimila per la Palestina nonostante il divieto: 1.600 identificati, arresti e feriti
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L'INDIPENDENTE INTERNO

Come promesso il divieto imposto dalla questura non ha fermato il corteo nazionale in sostegno alla resistenza palestinese di Roma. Nonostante la pioggia, già dalle ore 13 migliaia di persone, tra cui moltissimi studenti, si sono ritrovati nel piazzale delle Piramide cestia. E, nonostante l’ingente schieramento di polizia, hanno deciso di muovere in corteo dietro allo striscione “Palestina e Libano uniti: fermiamo il genocidio con la resistenza”. (L'INDIPENDENTE)

Su altre testate

"La Palestina rappresenta gli esclusi nel mondo. A Piazzale Ostiense sono circa 5 mila i manifestanti che hanno sfidato il divieto della questura e stanno manifestando in favore del territorio palestinese. (Sky Tg24 )

E poi è arrivato dall'alto il filosofo gallico Bernard-Henri Lévy a spiegarci che in realtà dovremmo essere tutti grati a Israele, poiché sta liberando il Libano. Eravamo convinti, fino a pochi giorni fa, che Israele stesse compiendo un vero e proprio massacro di civili prima a Gaza e poi anche in Libano. (Il Giornale d'Italia)

La carica di alleggerimento è durata lo spazio di pochi minuti, poi dalle retrovie è avanzato un altro gruppo di manifestanti (anche qui nell’ordine delle poche decine) che ha dato vita a una sassaiola corredata da petardi e lì la risposta delle forze dell’ordine è stata più veemente: lacrimogeni, idranti sparati non in orizzontale ma dall’alto e infine una carica più dura, arrivata fino alla metà del piazzale. (il manifesto)

Lo scontro, infine, arriva. I pro-Pal forzano il divieto, ma perdono il controllo della piazza (di L. Santucci)

– “Esprimo la piena solidarietà, mia e del Governo, alle Forze dell’ordine, insultate e aggredite da sedicenti “manifestanti” che usano ogni pretesto per sfogare la loro assurda violenza. Roma, 5 ott. (Agenzia askanews)

Gli organizzatori pretendono di muoversi in corteo lì dove è stato loro precluso, provano a trattare con le forze dell’ordine e poi cercano di prendersi con la forza quello che ritengono un loro diritto. (Nicola Porro)

Un tentativo inutile per placare gli an… “Non lo vogliamo”. (L'HuffPost)