"Sarò il presidente più agricoltore della storia", parola di Donald Trump

Sarò il presidente più agricoltore della storia, parola di Donald Trump
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Italiafruit News ECONOMIA

La scorsa settimana Donald Trump è stato eletto 47-esimo presidente degli Stati Uniti e non si sono fatte attendere le sue risposte al questionario dell'American Farm Bureau Federation riguardo le politiche che interesseranno agricoltori, allevatori e comunità rurali nei prossimi quattro anni. Il Farm Bureau ha chiesto ai candidati quali misure avrebbero adottato per “garantire la resilienza del sistema alimentare americano e degli agricoltori che ne sono il fulcro”. (Italiafruit News)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E nel frattempo c’è chi corre ai ripari. Dopo una vittoria schiacciante sulla candidata democratica Kamala Harris, il tycoon sta già preparando le prime mosse. (InMoto)

L'industria automobilistica europea si prepara ad affrontare una nuova sfida negli Stati Uniti, dove il presidente Donald Trump minaccia di introdurre dazi sulle importazioni. Le case automobilistiche tedesche, in particolare quelle di lusso come Porsche e Mercedes, potrebbero essere le più colpite da questa politica commerciale. (Tom's Hardware Italia)

Con la recente vittoria di Donald Trump alla presidenza dell’America un ampio dibattito si è riacceso su quanto e su come questa vittoria influenzerà non solo l’economia americana ma anche quella globale. (Finance CuE)

Donald Trump e lo spettro dei dazi

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca è stato salutato dai mercati con un forte rialzo degli indici di borsa americani e del dollaro. Una delle prime iniziative del rieletto Trump sarà l’aumento dei dazi verso i prodotti di altri paesi, cinesi in primo luogo, ma anche europei. (Lavoce.info)

In campagna elettorale, Trump ha promesso tariffe fino al 20% su tutte le importazioni europee se fosse stato rieletto. Con l’elezione di Donald Trump a 47esimo presidente degli Stati Uniti, torna l'incubo dei dazi e delle guerre commerciali. (AGI - Agenzia Italia)

Infatti il loro impatto sarebbe simile a una rivalutazione del franco e dell’euro di pari entità. Sta di fatto che dazi del 10% su tutte le importazioni non sarebbero un disastro per la Svizzera e per l’Europa. (Corriere del Ticino)