Israele, pressing Usa "per sfruttare offensiva per svolta politica in Libano"

Israele, pressing Usa per sfruttare offensiva per svolta politica in Libano
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OglioPoNews ESTERI

(Adnkronos) – Una svolta politica in Libano. Sarebbe la possibilità intravista dagli Stati Uniti mentre nel Paese dei Cedri proseguono le operazioni militari israeliane contro i combattenti del Partito di Dio, orfano del suo segretario generale Hasan Nasrallah. Secondo il Wall Street Journal, che cita funzionari Usa e arabi, l’Amministrazione Biden starebbe spingendo per sfruttare l’offensiva israeliana contro Hezbollah come un’occasione per porre fine al predominio del gruppo ed eleggere un nuovo presidente della Repubblica. (OglioPoNews)

Ne parlano anche altri media

L'incidente che ha coinvolto l'Unifil (forza di interposizione in Libano), nella sua insignificanza (alcuni colpi di fucile contro un muro di cemento), è tuttavia uno di grovigli giuridici in cui una persona normale si perde. (Italia Oggi)

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Le tensioni in Libano, al centro delle preoccupazioni del governo. Gli interventi, oggi, dei ministri Tajani e Crosetto. Servizio di Augusto Cantelmi (TV2000)

Timori di questo tenore sono stati condivisi al summit del Med9 di Pafo, dove Giorgia Meloni ha fatto asse con Emmanuel Macron e Pedro Sanchez per condannare gli attacchi dell'esercito israeliano alle truppe Unifil in Libano (ilmessaggero.it)

Medioriente, l’impatto sui rating e l’ipotesi di maggiori rischi per l’area

Roma, 9 ott. - "Mi chiedo cosa sta facendo Israele, dove vuole arrivare. Dopo Gaza, vuole distruggere tutto il Libano e poi attacca l'Iran?". Lo ha detto Michele Santoro, noto giornalista, conduttore televisivo e politico, ospite a diMartedì su La7. (Il Sole 24 ORE)

In Libano la politica decide tutto e quasi sempre non per il bene del proprio popolo. Una terra in realtà tra le più felici del Medio Oriente, grazie alla posizione geografica, alle risorse naturali di cui dispone, ai grandi porti che la collegano al resto del mondo, al clima dolce del Mediterraneo e alla sua gente operosa, è oggi presa in trappola in una sorta di immensa prigione a cielo aperto. (L'Opinione delle Libertà)

E' quanto stima S&P Global Ratings in un rapporto dedicato ai Paesi coinvolti nella guerra in Medioriente. (QuiFinanza)