Israele pronto all’attacco: allarme per i siti nucleari. Netanyahu: «Obbligati a rispondere ai missili dell'Iran»

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All’ora di cena Netanyahu annuncia in tv che Israele colpirà l’Iran. O meglio: che risponderà alla pioggia dei missili del primo ottobre. «Nessun paese al mondo accetterebbe semplicemente l'attacco dell'Iran, e nemmeno Israele lo farà. Abbiamo l’obbligo di rispondere. Teheran ha scatenato contro di noi la più grande offensiva missilistica della storia. Hamas è praticamente finita, anche la leadership di Hezbollah in gran parte è stata eliminata. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri media

Le mosse di Israele in Medio Oriente agitano Washington, e Joe Biden ribadisce che sta facendo di tutto per evitare una guerra totale nella regione. (il Giornale)

Almeno 17 i morti nei raid israeliani a Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza: nove vittime erano bambini. Da Teheran l'avvertimento a Netanyahu: «Non giocare con il fuoco» Orrore senza fine (LaC news24)

La risposta di Tel Aviv contro l'Iran sarebbe ormai "imminente". Mentre in Israele è atteso l'arrivo del generale Michael Kurilla, capo del Comando militare centrale statunitense, gli stessi funzionari spiegano che il punto cruciale è ora il ruolo che giocheranno gli Stati Uniti nella risposta contro il regime degli Ayatollah. (Today.it)

L’Iran non vuole guerre globali e Israele eviterà di colpire le centrali nucleari. Parla l’ex ambasciatore Giampiero Massolo

Una rappresaglia «seria e significativa destinata a scattare all'inizio della prossima settimana». Questo promettevano ieri fonti dell'esercito israeliano a chi chiedeva informazioni sulla possibile risposta alla pioggia di missili iraniani abbattutasi sul paese martedì scorso. (il Giornale)

Fonti di Hezbollah hanno riferito ad Al Jazeera di aver perso i contatti con il presidente del suo consiglio esecutivo, Hashem Safieddine, da venerdì scorso. (Corriere della Sera)

Netanyahu valuta una risposta mirata, mentre l’Iran cerca di ristabilire la deterrenza. L’opinione di Giampiero Massolo, diplomatico di lungo corso, ex presidente di Ispi e attuale numero uno di Mundys (Milano Finanza)