In Francia è aria di tempesta politica, economica e sociale
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Aria di tempesta politica, finanziaria e sociale in Francia. La Cgt ha convocato una giornata di manifestazioni e scioperi per il 12 dicembre, in reazione ai 250 piani di licenziamenti e chiusure di fabbriche che mettono a rischio 170/200mila posti di lavoro. Il governo Barnier sarà ancora in carica per quella data? La risposta è nelle mani dell’estrema destra: il Rassemblement National sta valutando l’opportunità di votare la “censura” del Nuovo Fronte Popolare quando il governo Barnier farà ricorso all’arma del 49.3, cioè la fiducia rovesciata, per far passare senza voto la finanziaria 2025, che prevede 60 miliardi tra tagli e aumento di tasse per far fronte al deficit che supera il 6%. (il manifesto)
Ne parlano anche altri giornali
“Se il governo crolla è probabile che si verifichi una tempesta. Ci saranno gravi turbolenze sui mercati finanziari. (L'HuffPost)
Lo spread dell’Italia scende a 125 punti base (Milano Finanza)
Va rilevato che al 3,02% i rendimenti dei titoli francesi decennali stanno registrando solo un marginale aumento, circa 1 punto base rispetto alla chiusura di ieri, mentre quelli tedeschi si limano di 3 punti base al 2,16%. (Tiscali Notizie)
L’indice MSCI Asia Pacific è sceso dello 0,2%, con i listini in calo in Giappone mentre quelli di Hong Kong e Cina hanno guadagnato. Le azioni giapponesi terminano in ribasso, trascinate dai cali dei titoli del settore auto in seguito alla persistente incertezza sulle politiche commerciali degli Stati Uniti. (Il Sole 24 ORE)
Il premier, Michel Barnier, ha aperto un ciclo di consultazion… (la Repubblica)
Banca MPS Comer Industries (LA STAMPA Finanza)