Vizzolo, sospeso il nuovo medico di base: "Stiamo verificando i suoi requisiti"
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È durata solo un giorno l’attività di Luca Nascimbene, che ha preso servizio il 2 gennaio come medico di base a Vizzolo Predabissi, piccolo comune dell’hinterland milanese. Dopo poche ore – e dopo aver iniziato a visitare i pazienti e a prescrivere esami - è stato sospeso dall’incarico in attesa di verifiche sulla sua idoneità. Nascimbene, 26 anni, ha dichiarato di essersi laureato in medicina in Irlanda, da cui però non è arrivata ancora conferma e di far parte dell'Ordine dei Medici di Pavia, a cui però non risulta tra gli iscritti. (TGR Lombardia)
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VIZZOLO PREDABISSI – È durata solo poche ore l’attività di Luca Nascimbene, 27enne di Casteggio, come medico di famiglia. Il giovane ha preso servizio il 2 gennaio a Vizzolo Predabissi, negli ambulatori di via Verdi messi a disposizione dal Comune, in qualità di sostituto del dottor Ezio Mastropasqua, andato in pensione il 31 dicembre. (IL GIORNO)
Primi giorni di attività per l’ambulatorio temporaneo che è stato istituito dall’Asst Melegnano Martesana dopo il caso di Luca Nascimbene, sedicente medico di base che ha lavorato per mezza giornata a Vizzolo Predabissi, il 2 gennaio, e poi è stato sospeso sull’onda di un’indagine dei Nas, che gli contestano l’assenza dei requisiti necessari a esercitare la professione. (IL GIORNO)
Negli ultimi giorni è balzato agli onori della cronaca il caso di Luca Nascimbene: il 2 gennaio scorso l'uomo ha preso servizio come medico di base a Vizzolo Predabissi, comune che si trova in provincia di Lodi, e dopo un solo giorno è stato sospeso dai carabinieri del Nas per "mancanza di requisiti". (Fanpage.it)
«Subito dopo aver appreso la notizia della sospensione dall’incarico - afferma la sindaca di Vizzolo Luisa Salvatori -, Nascimbene mi ha telefonato molto sorpreso ed allibito per quanto successo. «Mi sono laureato in medicina in Irlanda, dove si inizia subito a lavorare in ospedale». (Il Cittadino)
Vi si alterneranno i dottori Samuel Norsa e Federica Ciuffini. (IL GIORNO)
«L’Inps non trovava il suo codice identificativo da medico e non riuscivo ad avere il certificato di malattia per mio figlio». «Mi chiedeva il nome dei farmaci, ha voluto vedere la foto del medicinale». (Il Cittadino)