Canone Rai, tensioni in maggioranza. Forza Italia: “Salvini paraculetto”. Poi la marcia indietro
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– Il caso del mancato taglio del canone Rai continua ad agitare la maggioranza. Dopo il botta e riposta di mercoledì tra il segretario della Lega, Matteo Salvini, e il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, – con al centro la premier Giorgia Meloni che ha chiesto agli alleati di fermare subito queste “ragazzate” – ora FI è tornata all’attacco. Matteo Salvini, vicepremier e leader della LegaANSA "Non serve una verifica di governo, ma si deve tornare a rispettare il programma sottoscritto con gli elettori e fare le cose condivise". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
21). (ilgazzettino.it)
Ma le parole non bastano, tanto alto e pericoloso è ormai il falò di attriti personali, emendamenti impallinati, piccole ripicche e grandi vendette, che hanno portato la maggioranza sul filo del precipizio e scatenato la furia di Giorgia Meloni (Corriere Roma)
Ieri Forza Italia ha votato contro l'emendamento della Lega per ridurre il canone da 90 a 70 euro. Poi il Carroccio ha bloccato una proposta dell'azzurro Lotito sulla sanità in Calabria. La premier: "Sono solo schermaglie". (Sky Tg24 )
I leader del centrodestra cercheranno di ricomporla, ma nelle settimane verso l'approvazione della manovra ci sarà occasione per altri 'screzi'. (Fanpage.it)
«Non serve una verifica di governo, ma si deve tornare a rispettare il programma sottoscritto con gli elettori e fare le cose condivise». (Corriere della Sera)
La spaccatura della maggioranza su un emendamento che proponeva la riduzione del canone Rai attiene al braccio di ferro in corso non da oggi tra la Lega e Forza Italia su questioni tutto sommato marginali dell'agenda politica: Salvini voleva abbassare il canone come segnale di alleggerimento delle bollette; Tajani era contrario, sia per l'irrilevanza sostanziale, sia perché si dice forse non a torto la misura avrebbe penalizzato le reti Mediaset. (il Giornale)