MotoGP 2024. Le pagelle del GP di Barcellona 2: due campioni, un titolo mondiale

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Pecco Bagnaia voto 10 e lode Pole, sprint, gara: non poteva fare di più. Avrebbe dovuto provare a rallentare il ritmo per metterla in “caciara”, come si direbbe a Roma? Forse, ma non è nelle sue corde. E allora, via a tutto a gas, per dimostrare, ancora una volta, di essere il più veloce. E che bello quel passo indietro fatto nel parco chiuso: “Non voglio rubare la scena a Jorge, lui merita questo titolo, è la sua giornata”. (Moto.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

A pensarci bene infatti lo spostamento forzato del "rematch" tra il neocampione e Francesco Bagnaia a causa della DANA che ha colpito la sede originale ha permesso a Jorge di blindare ulteriormente e mettere in cassaforte il suo primo titolo nella premier class. (Sport Mediaset)

Lo fa nell'ultimo appuntamento della stagione a Barcellona, nonostante il weekend perfetto con l'undicesima vittoria dell'azzurro in sella alla Ducati Lenovo (eguagliato Valentino Rossi nel 2002 e 2005). (Corriere TV)

Piange e poi ride, lo spagnolo della Ducati Pramac. Piange e si batte le mani sul casco, mentre il muretto e il box esplodono insieme a quello sventolìo della bandiera a scacchi che saluta il suo terzo posto. (Quotidiano Sportivo)

Moto Gp, Martin vince il Mondiale della regolarità e dei rimpianti (per Ducati)

Fonte: ANSA MotoGP 2024, Jorge Martin campione del mondo: le pagelle del GP Barcellona Napoletano di nascita, laureato in giurisprudenza, è giornalista pubblicista con la passione per il motorsport e l'automotive con un occhio alle innovazioni e alla storia della F1. (Virgilio)

Pecco si è fatto passare una penna e non ci ha pensato un secondo: «Sposare Maria!». Giovedì a Barcellona, dopo la conferenza stampa dei piloti, a Bagnaia è stato chiesto di scrivere su un foglio cosa avrebbe dovuto fare il suo rivale Jorge Martin nel caso in cui avesse vinto il Mondiale. (Corriere della Sera)

Nel club dei grandi della Moto Gp si aggiunge, doverosamente, il nome di Jorge Martin. Il madrileno conquista il suo secondo titolo mondiale in carriera, il primo in assoluto in classe regina, ma soprattutto diventa il primo pilota a vincere la corona più ambita pur correndo con un team satellite. (SportItalia.it)