Monito dell’Assemblea di Libera: preoccupazione per gli attacchi alla magistratura

Monito dell’Assemblea di Libera: preoccupazione per gli attacchi alla magistratura
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L’assemblea nazionale di Libera, riunita a Roma, ha espresso forte preoccupazione per gli attacchi portati alla magistratura italiana. “Attaccare la magistratura significa attaccare le fondamenta stesse della nostra Costituzione. Difenderla è un dovere civile e politico di tutte e tutti , per garantire il rispetto delle regole e la protezione dei diritti di ogni cittadino”, … (articolo21)

La notizia riportata su altri media

Ora chiunque abbia avuto la fortuna, e per alcuni versi la pena, di vivere o studiare gli ultimi trenta quaranta anni di storia del Paese, o magari si prendesse la briga di rileggere le cronache di questi decenni, avrebbe la conferma che è vero l'esatto contrario: cioè che è stato il potere giudiziario a condizionare e in casi non rari ad assoggettare la politica. (il Giornale)

Ecco la reazione dei magistrati. Dopo giorni di polemiche, arriva un documento durissimo dell’Anm in cui si accusa il centrodestra di condurre una campagna denigratoria verso i giudici. Oltretutto funzionale a un progetto. (Liberoquotidiano.it)

Un giudice non dev'essere solo imparziale ma lo deve anche apparire, questa è la lezione che Nordio ha ricordato ai magistrati italiani: "Più parla e più si espone al rischio di vulnerare questa sua apparenza" (il Giornale)

Nordio "Non ci sono magistrati sgraditi, ma l'imparzialità è un dovere"

A evidenziarlo un documento approvato dal Consiglio direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati, che invita «ogni attore politico al rispetto del principio costituzionale della separazione dei poteri e di autonomia e indipendenza dell'ordine giurisdizionale». (Corriere della Sera)

Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, interviene nello scontro tra politica e giudici respingendo «le guerre di religione». Roma — «Ai parlamentari democraticamente eletti spetta il compito di rappresentare il popolo italiano, non ai magistrati». (la Repubblica)

Lo afferma il ministro della Giustizia Carlo Nordio in un'intervista al Corriere della Sera. Inglesi e americani ci ridono dietro quando diciamo che è un attentato all'indipendenza del giudice". (La Provincia di Cremona e Crema)