Toghe | La Costituzione diventa carta straccia e la magistratura finisce in pericolo
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La Costituzione esiste ancora. Il titolo quarto è dedicato alla magistratura. E lì, all’articolo 101, si può leggere, almeno per ora, che “i giudici sono soggetti solo alla legge”. Non, dunque, al potere politico del momento. E ancora, all’articolo 104, che “la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere”. Nessun giudice, quindi, deve battere i tacchi e metters… (la Repubblica)
Ne parlano anche altre testate
Ministro Carlo Nordio l’Anm denuncia attacchi mirati ad assoggettare i giudici alla politica. Esiste in tutti i Paesi democratici che hanno introdotto, come noi, il codice accusatorio. (Corriere Roma)
«Nell'ultimo periodo abbiamo assistito da parte di una certa politica ad attacchi sempre più frequenti a provvedimenti resi da magistrati italiani nell'esercizio delle loro funzioni giurisdizionali, criticati non per il loro contenuto tecnico-giuridico, ma perché sgraditi all'indirizzo politico della maggioranza governativa». (Corriere della Sera)
“Attaccare la magistratura significa attaccare le fondamenta stesse della nostra Costituzione. Difenderla è un dovere civile e politico di tutte e tutti , per garantire il rispetto delle regole e la protezione dei diritti di ogni cittadino”, … (articolo21)
– Non accadeva da tempo che la magistratura si compattasse, nelle sue molteplici correnti, per fare fronte comune contro il governo Meloni e quelli che vengono definiti “attacchi continui alla categoria per delegittimarla, in un’operazione che lede la tenuta democratica del Paese”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Mi attendo argomentazioni logiche, non slogan folcloristici». Temono che screditarli prepari il terreno per sottomettere alla politica il controllo di legalità. (Il Dubbio)
Ora chiunque abbia avuto la fortuna, e per alcuni versi la pena, di vivere o studiare gli ultimi trenta quaranta anni di storia del Paese, o magari si prendesse la briga di rileggere le cronache di questi decenni, avrebbe la conferma che è vero l'esatto contrario: cioè che è stato il potere giudiziario a condizionare e in casi non rari ad assoggettare la politica. (il Giornale)