Nordio risponde all'Anm: "Non ci sono toghe sgradite, ma no a slogan folclorisitici"

Nordio risponde all'Anm: Non ci sono toghe sgradite, ma no a slogan folclorisitici
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Giornale INTERNO

Le invasioni di campo della magistratura nelle faccende politiche quotidiane, l’interventismo giudiziario in materia di contrasto all’immigrazione irregolare. E ancora: le parole ambigue dell’Anm sul governo, gli interventi a gamba tesa di Elon Musk e le ultime manifestazioni violente targate antagonisti di sinistra. Incalzato dal Corriere della Sera, il ministro della Giustizia Carlo Nordio fa una panoramica a 360 gradi dell’aria viziata che, negli ultimi giorni, si respira politicamente in Italia (il Giornale)

Ne parlano anche altre fonti

Un giudice non dev'essere solo imparziale ma lo deve anche apparire, questa è la lezione che Nordio ha ricordato ai magistrati italiani: "Più parla e più si espone al rischio di vulnerare questa sua apparenza" (il Giornale)

L'Anm bacchetta la stampa cui vorrebbe insegnare i rudimenti di etica per un presunto «linciaggio mediatico» cui sarebbero sottoposte le toghe al centro delle sentenze svuota Cpr in Albania e in Italia, un metodo «cui certa politica e un certo giornalismo (quale? ndr) si è prestato» per colpire «i giudici e la loro naturale tensione a decidere liberi dalle proprie convinzioni e passioni: scrutare la vita delle persone, riportando le loro vicende intime, del tutto prive di rilevanza pubblica, è condotta non in linea con l'etica giornalistica». (il Giornale)

Parola di Carlo Nordio, ministro della Giustizia, che in un' intervista La separazione delle carriere è il primo step". (Secolo d'Italia)

L'Anm e le "ingerenze dalla politica"? "Come dice quel tale: il mondo al contrario"

Temono che screditarli prepari il terreno per sottomettere alla politica il controllo di legalità. E non capisco da dove traggano questa convinzione. (Il Dubbio)

E la preoccupazione è ancora più forte in una stagione di riforme costituzionali che in realtà, al di là di quello che viene detto apertamente dal ministro, mirano secondo noi proprio a ridimensionare il ruolo e il tono costituzionale della giurisdizione in questo Paese". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Una rassegna "policentrica, con quattro o cinque questioni da affrontare": Daniele Capezzone presenta così la sua "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi. (Liberoquotidiano.it)