Nordio “Non ci sono magistrati sgraditi, ma l’imparzialità è un dovere”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
ROMA (ITALPRESS) – La separazione delle carriere “esiste in tutti i Paesi democratici che hanno introdotto, come noi, il codice accusatorio. Inglesi e americani ci ridono dietro quando diciamo che è un attentato all’indipendenza del giudice”. Lo afferma il ministro della Giustizia Carlo Nordio in un’intervista al Corriere della Sera. “Il presidente Mattarella si è più volte espresso sui limiti del cosiddetto protagonismo dei giudici. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Su altre fonti
“Attaccare la magistratura significa attaccare le fondamenta stesse della nostra Costituzione. Difenderla è un dovere civile e politico di tutte e tutti , per garantire il rispetto delle regole e la protezione dei diritti di ogni cittadino”, … (articolo21)
La separazione delle carriere "esiste in tutti i Paesi democratici che hanno introdotto, come noi, il codice accusatorio. "Il presidente Mattarella si è più volte espresso sui limiti del cosiddetto protagonismo dei giudici. (La Provincia di Cremona e Crema)
E sulla possibilità di spostare alle Corti d’appello alcune competenze in materia di migranti fa sapere che sono in corso approfondime… Roma — «Ai parlamentari democraticamente eletti spetta il compito di rappresentare il popolo italiano, non ai magistrati». (la Repubblica)
E ancora: le parole ambigue dell’Anm sul governo, gli interventi a gamba tesa di Elon Musk e le ultime manifestazioni violente targate antagonisti di sinistra. Incalzato dal Corriere della Sera, il ministro della Giustizia Carlo Nordio fa una panoramica a 360 gradi dell’aria viziata che, negli ultimi giorni, si respira politicamente in Italia. (il Giornale)
Così, dopo la Corte Costituzionale che ha bocciato i 7 undicesimi della riforma dell’autonomia differenziata e mentre l’altra legge bandiera, quella sul premierato, segna invece il passo, ecco ieri l’Anm mettere per iscritto – in due documenti – l’accusa al governo di “preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo della legalità”, puntando il dito su un’altra riforma cardine della legislatura, quella sulla separazione delle carriere che, a giudizio delle toghe, finirebbe con il sottoporre i pm alle direttive dell’Esecutivo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
ROMA — «C’è un fatto inedito con cui fare i conti. Il governo e questa maggioranza hanno deciso di portare avanti un conflitto totale con la giurisdizione e la magistratura. Chi non si adegua viene bastonato», è la premessa di Debora Serracchiani, deputata e responsabile Giustizia del Pd. (la Repubblica)