Scordamaglia (Filiera Italia): «L'escalation va fermata, minacciati sia gli agricoltori Ue che quelli Usa»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
«Il nostro auspicio è che, al di là dei proclami, Trump tenga conto delle ricadute che l’introduzione dei dazi può avere per le famiglie americane, soprattutto se si va a colpire l’agroalimentare», dice Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia.Si aspetta che il presidente americano possa tornare sui suoi passi?«Confidiamo che alla fine il buonsenso prevalga. Abbiamo già visto che ci sono stati annunci e poi retromarce. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
Introduzione (Sky Tg24 )
«Siamo molto preoccupati, non sappiamo come si evolverà la situazione e già nell’ultimo anno ci sono stati rincari pesantissimi, anche del 40%». I più colpiti, naturalmente, spiega Gino Angelini, chef riminese trapiantato a Los Angeles da ormai 30 anni, «sono i prodotti di importazione, tra cui vino, olio, pomodori pelati». (Corriere Romagna)
Non si placano i timori e l’incertezza nel Consorzio di tutela del Pecorino Romano e nella filiera del prodotto dop – che ha origine in Sardegna, nel Lazio e nella provincia di Grosseto – a causa dei dazi annunciati dall’amministrazione Usa guidata da Donald Trump. (L'Unione Sarda.it)

Oltre alle auto già pesantemente colpite dai dazi americani a preoccupare l'industria italiana è il cuore del made in Italy, il suo export verso gli Stati Uniti. Le esportazioni Oltreoceano sono arrivate a oltre 67 miliardi secondo l'osservatorio economico sui mercati esteri del Governo, le importazioni hanno superato i 25 miliardi. (ilmessaggero.it)
Dopo il boom dei primi due mesi dell'anno spinto dagli acquisti speculativi, da inizio marzo le vendite stanno calando. Non ci sono ancora dati certi però, perché in questo momento quello che sta mancando sono gli ordinativi da parte di importatori e distributori americani. (l'Adige)
Lo spettro dei dazi che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump vuole imporre all’Unione Europea aleggia anche in provincia di Sondrio: qualora queste misure venissero effettivamente applicate, si registrerebbero perdite considerevoli anche per l’export delle imprese della provincia di Sondrio e di tutta la Lombardia. (La Provincia Unica TV)