Dazi, aspettando le scelte di Trump i vini trentini restano in cantina

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
l'Adige INTERNO

E chissà se Donald Trump il 2 aprile presenterà la lista dei prodotti agricoli europei da tassare - ma intanto il commercio del vino italiano - e trentino - verso gli Stati Uniti. Dopo il boom dei primi due mesi dell'anno spinto dagli acquisti speculativi, da inizio marzo le vendite stanno calando. Non ci sono ancora dati certi però, perché in questo momento quello che sta mancando sono gli ordinativi da parte di importatori e distributori americani. (l'Adige)

La notizia riportata su altre testate

Lo spettro dei dazi che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump vuole imporre all’Unione Europea aleggia anche in provincia di Sondrio: qualora queste misure venissero effettivamente applicate, si registrerebbero perdite considerevoli anche per l’export delle imprese della provincia di Sondrio e di tutta la Lombardia. (La Provincia Unica TV)

Le esportazioni Oltreoceano sono arrivate a oltre 67 miliardi secondo l'osservatorio economico sui mercati esteri del Governo, le importazioni hanno superato i 25 miliardi. Oltre alle auto già pesantemente colpite dai dazi americani a preoccupare l'industria italiana è il cuore del made in Italy, il suo export verso gli Stati Uniti (ilmessaggero.it)

RALLENTAMENTO – Il prezzo del formaggio tiene sulla borsa milanese (attorno ai 12 euro/kg da ottobre 2024) con una tendenza all'incremento ma il mercato vede una leggera flessione. (L'Unione Sarda.it)

Lo ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, intervenuto al programma 'Radio Anch'io' di Giorgio Zanchini. "Come presidente degli agricoltori europei, a Washington ho incontrato l'amministrazione americana che ci ha preannunciato un Big Bang per il 2 aprile. (LA STAMPA Finanza)

I più colpiti, naturalmente, spiega Gino Angelini, chef riminese trapiantato a Los Angeles da ormai 30 anni, «sono i prodotti di importazione, tra cui vino, olio, pomodori pelati». Le basi della cucina italiana riprodotta in America potrebbero quindi scricchiolare sotto il peso dei dazi introdotti dal presidente Donald Trump, accrescendo ancora di più le difficoltà di approvvigionamento che già da alcuni anni, «dal Covid in poi», hanno appesantito l’economia di scala, a tutti i livelli. (Corriere Romagna)

«I dazi sono un controsenso e un’arma a doppio taglio. Lo ha sottolineato mercoledì il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando la sospensione degli ordini del vino veneto da parte degli importatori statunitensi in attesa del 2 aprile, data prevista per l’entrata in vigore dei (presunti) dazi al 200%. (Corriere della Sera)