Prosecco e dazi, Asolo ora trema: «Il 75% venduto in America» A rischio ci sono anche il Pinot Grigio e l'Amarone

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Corriere della Sera INTERNO

«I dazi sono un controsenso e un’arma a doppio taglio. Colpiranno sì i nostri prodotti agroalimentari e quelli di molti altri settori, ma faranno anche molto male ai consumatori e agli utilizzatori americani». Lo ha sottolineato mercoledì il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando la sospensione degli ordini del vino veneto da parte degli importatori statunitensi in attesa del 2 aprile, data prevista per l’entrata in vigore dei (presunti) dazi al 200%. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Introduzione (Sky Tg24 )

Non si placano i timori e l’incertezza nel Consorzio di tutela del Pecorino Romano e nella filiera del prodotto dop – che ha origine in Sardegna, nel Lazio e nella provincia di Grosseto – a causa dei dazi annunciati dall’amministrazione Usa guidata da Donald Trump. (L'Unione Sarda.it)

Oltre alle auto già pesantemente colpite dai dazi americani a preoccupare l'industria italiana è il cuore del made in Italy, il suo export verso gli Stati Uniti. Secondo le ultime proiezioni del Csc di Confindustria i solidi legami produttivi tra le due sponde dell'Atlantico sulla chimica e il farmaceutico «potrebbero essere un deterrente alla rincorsa tariffaria» ma oltre il 70% dello stock di capitali investiti dalle imprese farmaceutiche Ue nei paesi extra-UE è diretto negli Usa; la quota è la stessa per le multinazionali farmaceutiche tedesche mentre quelle italiane sfiorano il 90%. (ilmessaggero.it)

Dazi di Trump, «La Valle perde otto milioni»

E chissà se Donald Trump il 2 aprile presenterà la lista dei prodotti agricoli europei da tassare - ma intanto il commercio del vino italiano - e trentino - verso gli Stati Uniti. Dopo il boom dei primi due mesi dell'anno spinto dagli acquisti speculativi, da inizio marzo le vendite stanno calando. (l'Adige)

«Siamo molto preoccupati, non sappiamo come si evolverà la situazione e già nell’ultimo anno ci sono stati rincari pesantissimi, anche del 40%». I più colpiti, naturalmente, spiega Gino Angelini, chef riminese trapiantato a Los Angeles da ormai 30 anni, «sono i prodotti di importazione, tra cui vino, olio, pomodori pelati». (Corriere Romagna)

Lo spettro dei dazi che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump vuole imporre all’Unione Europea aleggia anche in provincia di Sondrio: qualora queste misure venissero effettivamente applicate, si registrerebbero perdite considerevoli anche per l’export delle imprese della provincia di Sondrio e di tutta la Lombardia. (La Provincia Unica TV)