Esplosioni a Damasco: "In corso un golpe"
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Il conflitto nel conflitto in corso in Siria potrebbe avere degli esiti imprevisti: nell'ultima ora si inseguono, infatti, voci su un tentato golpe in quel di Damasco. Scontri tra fazioni filo-governative si starebbero verificando nella citta secondo quato riporta la Cnn Turk. Il presidente Assad - secondo alcune voci non confermate - potrebbe perfino trovarsi già in Russia. Le notizie indicano che il generale Hossam Louka avrebbe lanciato l'offensiva, affrontando una violenta risposta da parte della 4a Divisione e delle forze di comando iraniane che mirano a reprimere il tentativo. (il Giornale)
La notizia riportata su altre testate
«La Siria continua a difendere la sua stabilità e integrità territoriale di fronte a tutti i terroristi e ai loro sostenitori, ed è in grado, con l'aiuto dei suoi alleati e amici, di sconfiggerli ed eliminarli, indipendentemente dall’intensità dei loro attacchi». (ilmessaggero.it)
Era un quadro fluido, suscettibile di sviluppi rapidi e drammatici, quello che arrivava ieri dalla Siria. In serata si sono diffuse voci senza controllo di un colpo di stato in atto a Damasco, quindi di scontri a fuoco tra unità dell’esercito e infine di Bashar Assad che avrebbe abbandonato il paese per rifugiarsi a Mosca. (il manifesto)
La quarta divisione è comandata dal fratello minore di Bashar, Maher al Assad, indicato come molto vicino all'Iran. (Corriere TV)
PUBBLICITÀ Mentre le armi sono state temporaneamente deposte nel sud del Libano, le forze del Governo di salvezza siriano, sostenute dalla Turchia, hanno attaccato la storica città controllata dall'esercito regolare di al-Assad, risvegliando la guerra nel Paese mediorientale (Euronews Italiano)
Di Enrico Oliari e Giuseppe Gagliano – (Notizie Geopolitiche)
Aleppo è ormai fuori dal controllo delle forze armate siriane: con “il ritiro temporaneo delle truppe” la … “Prometto che sconfiggeremo i terroristi, indipendentemente dalla grandezza dei loro attacchi”, in tarda serata si torna a sentire la voce di Bashar al Assad. (Il Fatto Quotidiano)