Damasco, gli inviati Usa incontrano al Jolani. Il leader dei ribelli: "Il voto? Dopo il censimento"
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«Deciderà il popolo siriano se diventeremo un nuovo stato islamico. È una scelta del popolo e non di Paesi stranieri». Sono parole di fuoco quelle di Abu Mohammed al-Jolani nell'intervista esclusiva rilasciata ieri al Tg1. L'incontro con l'inviato Rai Leonardo Zellino è avvenuto in un luogo segreto. Al-Jolani, leader dei ribelli che hanno preso il potere in Siria e rovesciato il regime di Bashar al-Assad, è un ex jihadista e affiliato ad Al Qaeda, da cui si è separato anni fa, ma il suo passato non rassicura fino in fondo la comunità internazionale. (il Giornale)
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Prima il censimento e poi le elezioni. E’ la strada tracciata da Mohammed Al-Jolani per il futuro della Siria. In un’intervista al Tg1 il leader di Hayat Tahrir al-Sham ha spiegato che “la metà” della popolazione siriana vive all’estero e di questi “la maggior parte” non ha legami giuridici con la madrepatria in quanto “il regime precedente negava questa possibilità”. (LAPRESSE)
Il leader della nuova Siria, Abu Mohammad Jolani, ha promesso di proteggere le minoranze nel Paese e, sottolineando il valore della coesistenza, assicura di essere già al lavoro. (L'HuffPost)
Ma sarà "il popolo siriano", ha assicurato, a decidere il tipo di sistema politico dopo più di mezzo secolo di potere della famiglia Assad. DAMASCO Nel giorno in cui gli Stati Uniti annunciano di aver ucciso in Siria l’ennesimo "capo" dell’Isis, Jolani, il leader degli insorti ora al potere ma che per gli Usa sono ancora "terroristi", ha incontrato a Damasco proprio emissari di Washington. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Come dovrà essere lo stato «innanzitutto» è «una scelta del popolo, assolutamente non di paesi stranieri. «Noi ora siamo ancora in una fase di passaggio dei poteri. (Corriere TV)
''La Siria farà in modo che vengano garantite le condizioni per procedere a elezioni politiche'', ma ''quasi la metà della popolazione siriana vive all'estero'' ed è per questo... (Virgilio)
(Adnkronos) – ”La Siria farà in modo che vengano garantite le condizioni per procedere a elezioni politiche”, ma ”quasi la metà della popolazione siriana vive all’estero” ed è per questo che è ”necessario un censimento” della popolazione. (CremonaOggi)