Consulta, 'reddito cittadinanza non ha natura assistenziale'

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l'Adige INTERNO

Abrogato a decorrere dal 1° gennaio 2024 - non ha natura assistenziale, non essendo diretto "a soddisfare un bisogno primario dell'individuo": si tratta, infatti, di una misura di politica attiva per l'occupazione, di carattere temporaneo, soggetta a precisi obblighi e soprattutto a rigide condizionalità che, se disattese, determinano il venir meno del diritto alla prestazione. È quanto ha ribadito la Corte costituzionale, nella sentenza numero 31, depositata oggi. (l'Adige)

La notizia riportata su altri media

"Dichiarata incostituzionale una norma che per anni ha vessato tante persone in oggettivo stato di indigenza, escluse per un requisito che, finalmente, sappiamo essere illegittimo", commenta l'avvocato Alberto Guariso (Il Fatto Quotidiano)

Si allarga il buco generato dal reddito di cittadinanza grillino. A maggior ragione ora che gli ermellini hanno definito il "reddito" non come un provvedimento assistenziale, non essendo diretto "a soddisfare un bisogno primario dell’individuo". (Liberoquotidiano.it)

Il Reddito di cittadinanza, abrogato dal 1° gennaio 2024, non ha natura assistenziale, non essendo diretto “a soddisfare un bisogno primario dell’individuo”: si tratta di una misura di politica attiva per l’occupazione, di carattere temporaneo, soggetta a precisi obblighi e soprattutto a rigide condizionalità che, se disattese, determinano il venir meno del diritto alla prestazione. (Il Fatto Quotidiano)

L'impatto sulle casse dello Stato dell'ultima sentenza della Corte Costituzionale si aggira intorno ai tre miliardi di euro. (Secolo d'Italia)

Con la sentenza 31/2025 (redattore Luca Antonini), la Corte costituzionale mette un ordine definitivo nel complicato dossier sui requisiti necessari a ricevere la misura di sostegno abolita nel 2024. Anche per gli stranieri comunitari dovevano essere sufficienti cinque anni di residenza in Italia per ottenere il reddito di cittadinanza. (NT+ Lavoro)

Reddito di cittadinanza, introdotto nel 2019 dal governo di Giuseppe Conte, ha avuto un impatto significativo sulle casse pubbliche italiane. Tuttavia, i risultati ottenuti non sono stati quelli sperati. (Economy Magazine)