Benigni (in linea con il Colle) trionfa su RaiUno: share del 28,1%. E anche la destra limita le polemiche
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Alla fine della giostra – mediatica e di polemiche – quello che resta, come spesso accade in questi casi, sono i numeri. E quelli di Roberto Benigni, l’altra sera su RaiUno con il suo “Sogno” dedicato proprio a quel Manifesto di Ventotene attaccato e criticato dalla premier qualche ora prima in Parlamento, parlano chiaro: 4 milioni e 396 mila spettatori, uno share del 28,1%, mattatore indiscusso della serata televisiva. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre testate
Le due ore di «utopia europeista» sono costate all'incirca un milione di euro. È il budget messo a disposizione dalla Rai a Roberto Benigni per portare in scena il suo «Sogno», la lectio magistralis sull'elogio dell'unità europea e la condanna dei nazionalismi portatori di odio. (il Giornale)
La risposta più bella, in Eurovisione, alla lettura infelice che la presidente del Consiglio ha fatto ieri del Manifesto di Ventotene (ma sapeva del programma?), è stato proprio l’elogio di quella famosa utopia da parte di Roberto Benigni (in Rai non se ne sono accorti). (Corriere della Sera)
L''europeista estremista' Roberto Benigni vola alto con la sua orazione civile dedicata all'Ue come "ultima trincea della democrazia" da affidare ai giovani e l'Auditel gli dà ragione: Il Sogno incolla a Rai1, dalle 21.45 alle 24.01, una media di 4 milioni 396mila telespettatori, pari al 28.1% di share. (Golssip)
Qualsiasi cosa si possa o si voglia pensare o scrivere, condividendo o dissentendo dal Sogno di Roberto Benigni mandato in onda in diretta Eurovisione dalla Rai l’altra sera, credo che non si possa decentemente ignorare o nascondere il nubifragio di RaiMeloni. (Start Magazine)
Sul manifesto di Ventotene Fratelli d’Italia non arretra, anzi torna alla carica, prendendo di mira ora pure Roberto Benigni. L’attore toscano ieri sera ha portato in prima serata su Rai1 un monologo tutto dedicato al sogno europeo, tessendo le lodi pure del Manifesto redatto al confino da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi: proprio il documento contro cui ieri alla Camera si era scagliata la premier Giorgia Meloni, in un attacco a sorpresa contro l’opposizione europeista. (Open)
Pierre Bourdieu ebbe a dire che oggi gli intellettuali sono la parte dominata della classe dominante: fanno parte della classe dominante, poiché hanno un capitale culturale, ma sono dominati, perché, per poterlo offrire ai dominanti, devono modulare detto capitale culturale a beneficio dei rapporti di forza dominanti. (Il Giornale d'Italia)