La sentenza della Consulta da ragione alla Toscana sul Pay-back

La sentenza della Consulta da ragione alla Toscana sul Pay-back
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Più informazioni:
Nove da Firenze SALUTE

La Corte Costituzionale conferma la legittimità del cosiddetto Pay-back dovuto dalle aziende fornitrici della sanità pubblica. La sentenza ha rilevato che il payback presenta di per sé diverse criticità, ma non risulta irragionevole in riferimento all’art. 41 Cost. in quanto pone a carico delle imprese un contributo solidaristico, correlabile a ragioni di utilità sociale, al fine di assicurare la dotazione di dispositivi medici necessaria alla tutela della salute in una situazione economico finanziaria di grave difficoltà. (Nove da Firenze)

Se ne è parlato anche su altre testate

9-ter del decreto legge n. 78 del 2015. Le disposizioni di questo articolo stabiliscono un tetto alla spesa regionale per i dispositivi medici. Se la regione supera il tetto, le imprese che forniscono i dispositivi ai Servizi sanitari regionali sono tenute a contribuire parzialmente al ripiano dello sforamento. (La Pressa)

A farne le spese secondo l’associazione saranno le decine di migliaia di lavoratori del settore, occupati nelle 2000 piccole e medie imprese italiane. (Sanità24)

Le due sentenze della Corte (n. 139 e n. 140) hanno ad oggetto il meccanismo del payback, che è regolato da diverse norme di legge. (Fiscal Focus)

Payback sui dispositivi medici: consulta conferma legittimità, ma le aziende avvertono di una crisi imminente

Basta che il governo voglia, e avendo un decreto simile a quello che ci firmò nel 2022 il ministro Speranza, noi abbiamo per il rimborso dei quattro anni” dal 2019 al 2022 “la possibilità di ottenere dal governo l’autorizzazione a escutere da coloro che forniscono dispositivi medici altri 420 milioni: se il governo fa questo atto, noi togliamo l’incremento dell’addizionale Irpef”. (Controradio)

È quanto afferma la Corte Costituzionale che ha depositato due sentenze, la numero 139 e la numero 140, sul meccanismo. 2018”. (LA NAZIONE)

Il giudizio della Corte MeteoWeb (MeteoWeb)