ON. URZÌ (FDI) * MIGRANTI: «UN GIUDICE DECIDE CHE NON BASTA NEMMENO UNA LEGGE DELLO STATO PER DEFINIRE UN PAESE “SICURO”»
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Lunedì 4 novembre 2024 (Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – /// MIGRANTI. URZI’ (FDI), PER GIUDICI NON BASTANO NEMMENO LEGGI STATO. “Un giudice decide che non basta nemmeno una legge dello Stato per definire un Paese “sicuro”, tanto da permettere il rimpatrio di un clandestino alla sua patria d’origine, e che a prescindere da questa lista un Tribunale può opporsi comunque all’espulsione o al trattenimento. (agenzia giornalistica opinione)
Ne parlano anche altre testate
Il centro migranti italiani nel porto di Shengjin, in Albania (il Giornale)
Mentre riprendono i trasbordi sulla nave Libra della Marina militare, il tribunale di Catania annulla il trattenimento di un egiziano nel Cpr in quanto proveniente da “Paese non sicuro”. Prosegue quindi il percorso ad ostacoli del protocollo Italia-Albania con la delocalizzazione delle procedure d’asilo nei due centri realizzati a Shengjin e Gjader, dall’altra parte dell’Adriatico. (Avvenire)
Affondata la lista dei paesi sicuri ai fini del trasferimento di migranti dall'Italia messa a punto dal governo con un decreto. (Italia Oggi)
Ancora scontro Quello delle toghe siciliani è il primo provvedimento emesso dopo l'approvazione del decreto legge. Salvini all'attacco: «Giudici comunisti che non applicano le leggi» (LaC news24)
Mentre riparte la missione della nave Libra della Marina militare nel Mediterraneo, altri due tribunali si pronunciano sul decreto “Paesi sicuri” varato dal governo dopo lo scontro sul protocollo con l’Albania per la gestione dei migranti. (Il Dubbio)
Lo scrive il Tribunale di Catania nel provvedimento con cui non ha convalidato il trattenimento disposto dal questore di Ragusa di un migrante arrivato dall'Egitto, che a Pozzallo ha chiesto lo status di rifugiato. (Corriere della Sera)