In Georgia si insedia il nuovo presidente Mikheil Kavelashvili. Protese a Tbilisi
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il presidente eletto della Georgia , Mikheil Kavelashvili, ha prestato giuramento al Parlamento georgiano, dando inizio formalmente al suo mandato come sesto presidente del Paese. Per l'insediamento i sostenitori dell'opposizione si sono radunati per protestare nel centro di Tbilisi. I manifestanti hanno mostrato un "cartellino rosso" al nuovo presidente, ex calciatore e vicino al partito Sogno georgiano (La Stampa)
Ne parlano anche altri giornali
La presidente uscente Salome Zourabichvili ha dichiarato di non riconoscere la legittimità di Kavelashvili Il presidente eletto della Georgia, Mikheil Kavelashvili, ha prestato giuramento Parlamento georgiano, dando inizio formalmente al suo mandato come sesto presidente del Paese. (LAPRESSE)
Sono ore delicate in Georgia, dove stamane si è insediato il nuovo presidente filo-russo Mikheil Kavelashvili, vicino al partito al governo Sogno Goergiano. (L'HuffPost)
Forte tensione, grandi manifestazioni di protesta, qualche leggera carica e diversi arresti a Tiblisi nel giorno dell’insediamento del nuovo presidente, Mikheil Kavelashvili, del partito Sogno Georgiano, la cui elezione è giudicata illegittima dall’opposizione europeista che lo accusa di essere filo russo e di voler allontanare il Paese dall’Europa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
«Esco di qui e starò con voi - ha dichiarato l’ex capo dello Stato uscente, la filo-europeista Salomé Zourabichvili, in un breve discorso tra i propri sostenitori fuori dall’Orbeliani, il palazzo dove ha sede la Presidenza georgiana -. (ilgazzettino.it)
Salome Zurabishvili si è rifiutata di dimettersi e chiede nuove elezioni. (Il Fatto Quotidiano)
Il Paese è spaccato in due fra i sostenitori di Sogno georgiano, il partito del magnate Bidzina Ivanishvili e del premier Irakli Kobakhidze vincitore delle ultime elezioni legislative che - malgrado qualche macchia - sono state riconosciute come valide dagli osservatori stranieri dell’OSCE, e i pro-europeisti che hanno proprio nella ormai ex presidente una delle loro figure più rappresentative. (rsi.ch)