Georgia: Kavelashvili si insedia alla presidenza, Zourabichvili lascia ma lo bolla come illegittimo
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Bruxelles – A Tbilisi è andato in scena ieri (29 dicembre) un cambio della guardia relativamente pacifico ai vertici della Georgia, le cui conseguenze sono tuttavia difficili da prevedere. Mentre il nuovo presidente della Repubblica, l’ex calciatore Mikheil Kavelashvili, giurava in Parlamento, migliaia di cittadini continuavano a protestare per il 32esimo giorno di fila contro di lui e il governo di Sogno georgiano (EuNews)
Ne parlano anche altri media
Il mandato del presidente della Georgia, Salome Zourabichvili, è ufficialmente terminato domenica, ma la leader filo-occidentale ha chiarito pubblicamente che non ha alcuna intenzione di lasciare l’incarico, sfidando apertamente il governo e il processo politico in corso. (Avanti Online)
Quando - fra una settimana? - Bruxelles si risveglierà dal letargo delle festività non solo troverà su sabbie mobili il grande disegno geopolitico dell’allargamento - nove candidati, almeno sulla carta - ma si confronterà col peso crescent… Vladimir Putin mette a segno un doppio colpo strategico contro l’Unione europea. (La Stampa)
Almeno 2mila manifestanti pro-Ue si sono radunati a Tbilisi, in Georgia, per protestare contro il governo, poco prima dell'insediamento del nuovo presidente, la cui nomina e' contestata dall'opposizione. (Tiscali Notizie)
Per la prima volta nella storia della Georgia la cerimonia di giuramento in Parlamento si è tenuta a porte chiuse, mentre fuori proseguono le proteste dei sostenitori dell’opposizione che mostrano il “cartellino rosso” all’ex calciatore oggi presidente del Paese. (Il Fatto Quotidiano)
Salomé Zourabishvili, il capo di Stato uscente, ha infatti lasciato il palazzo presidenziale appena prima del giuramento di Kavelashvili. (Contropiano)
Questo edificio è stato un simbolo solo finché vi sedeva un capo dello Stato legittimo. Quando si aprono le alte cancellate di ferro, Salomé Zourabichvili, il cui mandato scade oggi, si unisce alla folla che scandisce il suo nome, radunatasi lì per ascoltare i suoi piani: la… (la Repubblica)