Mogol: multe ai testi sessisti. Bene, e poi cosa ascoltiamo?
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Io premetto che Tony Effe non lo conoscevo, però ora sì, e me ne importa quanto prima. Tuttavia me lo ha fatto diventare simpatico tutto il coro che lo accusa di sessismo, perché ormai tutto è sessista, tutto offende le donne. Addirittura si è svegliato Mogol sul tema, dicendo che bisognerebbe mettere una super multa per tutti i brani che «offendono» le donne. Veramente? Come se le donne fossero dei panda da proteggere perfino nelle canzoni, cosa non c'è di più sessista. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Non è autobiografica, però c’è molto di me. Elodie è pronta per calcare ancora una volta il palco del Festival di Sanremo, edizione 2025 con il ritorno di Carlo Conti alla conduzione. (MOW)
La vicenda della presunta censura a Tony Effe ha scatenato un acceso dibattito non solo nel mondo della musica italiana. Il rapper romano era stato inizialmente invitato a esibirsi al concerto di Capodanno al Circo Massimo di Roma, ma è stato successivamente escluso dall’evento a causa delle critiche mosse ai testi delle sue canzoni, definiti “violenti, misogini e sessisti”. (Radio Radio)
Perché, dalle nostre parti, della trap abbiamo capito davvero poco Censure, dissociazioni, concerti e contro-concerti di Capodanno, e un'indignazione che fatica a essere costruttiva. (Rolling Stone Italia)
Non tanto quella sentimentale, di cui si parla e riparla, bensì quella della sua famiglia. A parlarne era stato lui stesso in un servizio de Le Iene risalente allo scorso anno. (Today.it)
Coro Lirico dell’Umbria ai Notari e Messa di Gloria a Santo Spirito (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
"Ritenuto che il sindaco di Roma comproprietario del Palaeur insieme al Mef ha ritenuto pericoloso per ordine pubblico, in relazione alle continue violenze alle donne e ai quotidiani femminicidi, e ha vietato una piazza a chi se ne fa da anni portatore con testi violenti e sessisti - scrive il Codacons nella diffida - ritenuto che gli stessi pericoli sono derivanti dall'ipocrita spostamento da una piazza a un teatro ambedue sotto il controllo e la necessità di autorizzazione da parte di enti pubblici, si diffida Eur spa, il ministero dell'Economia in persona del ministro, e il sindaco di Roma a non concedere il Palaeur per esibizioni di cantanti che inneggiano alla violenza verso le donne". (Repubblica Roma)