Google, DOJ propone scissione per chiudere azione per monopolio

Google, DOJ propone scissione per chiudere azione per monopolio
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Agenzia askanews ECONOMIA

Roma, 9 ott. – Il Dipartimento della Giustizia Usa avrebbe proposto una scissione di alcune divisioni di Google per chiudere l’azione legale per monopolio nei motori di ricerca in corso contro l’azienda. Lo riferisce Bloomberg.La raccomandazione sarebbe stata presentata formalmente dal DOJ in una recente udienza della corte federale che sta esaminando il caso. Tra gli asset che Google potrebbe cedere il sistema operativo Android, il browser Chrome (Agenzia askanews)

Ne parlano anche altre fonti

Google è accusata di abuso di posizione dominante nel mercato delle ricerche online. Il dipartimento di Giustizia Usa valuta un intervento storico che potrebbe portare alla divisione dell’azienda, segnando un cambiamento epocale nell’industria tecnologica globale (FIRSTonline)

Secondo un documento depositato ieri in tribunale e visionato dal Financial Times, il Dipartimento di Giustizia Usa sta «prendendo in considerazione misure correttive e strutturali» che impedirebbero al gigante del web di utilizzare prodotti come il browser Chrome, l’app store Play e il sistema operativo Android per ottenere vantaggi sui competitor o sui nuovi arrivati. (La Stampa)

Il governo degli Usa sta valutando la possibilità di uno 'spezzatino' di Google per porre fine al suo monopolio nel settore delle ricerche online, in quello che sarebbe il tentativo più audace finora condotto per tenere a freno una delle aziende tecnologiche più potenti al mondo. (Sky Tg24 )

Perché lo spezzatino di Google non è la ricetta giusta per il mercato (di A. Sarno)

Ora il Dipartimento di Giustizia rincara la dose e in un corposo documento inviato dal giudice Amit Mehta apre all’ipotesi di “cambiamenti strutturali” che potrebbe tradursi nella scissione di alcune attività, a partire da Chrome e Android, per riequilibrare il mercato (CorCom)

Il Dipartimento di Giustizia americano ha redatto un documento - visionato in anteprima dal Financial Times - dove vengono dettagliate possibili sanzioni verso l'azienda californiana. Non proprio andato a buon fine - sarebbe l'azione legale in assoluto più forte mai messa in atto per regolare uno dei giganti della tecnologia. (Corriere della Sera)

Un giudice americano ha stabilito che l’azienda ha agito illegalmente per mantenere il monopolio nel settore delle ricerche online. E lo ha fatto stringendo accordi esclusivi con Apple e Samsung per rendere Chrome il motore di ricerca predefinito: a fronte di pagamenti multimiliardari BigG ha conquista… (L'HuffPost)