Georgia. L’ombra della Russia e il futuro incerto di Tbilisi
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Di Giuseppe Gagliano – L’insediamento di Mikheil Kavelashvili come nuovo presidente della Georgia rappresenta non solo un evento formale, ma anche un simbolo delle tensioni geopolitiche che continuano a caratterizzare il Paese. Ex calciatore e cofondatore del partito Potere Popolare (KD), Kavelashvili è stato eletto attraverso un controverso sistema di collegio elettorale, dominato dal partito di governo Sogno Georgiano, e boicottato dall’opposizione. (Notizie Geopolitiche)
Ne parlano anche altre testate
Forte tensione, grandi manifestazioni di protesta, qualche leggera carica e diversi arresti a Tiblisi nel giorno dell’insediamento del nuovo presidente, Mikheil Kavelashvili, del partito Sogno Georgiano, la cui elezione è giudicata illegittima dall’opposizione europeista che lo accusa di essere filo russo e di voler allontanare il Paese dall’Europa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Questo edificio è stato un simbolo solo finché vi sedeva un capo dello Stato legittimo. Porto con me la fiducia della gente». (la Repubblica)
La Georgia sogna la Russia anziché l’Europa. E non è l’unico. (La Stampa)
Il mandato del presidente della Georgia, Salome Zourabichvili, è ufficialmente terminato domenica, ma la leader filo-occidentale ha chiarito pubblicamente che non ha alcuna intenzione di lasciare l’incarico, sfidando apertamente il governo e il processo politico in corso. (Avanti Online)
Pochi minuti dopo, a porte chiuse, in un Parlamento, difeso dalle unità anti-sommossa e circondato da circa duemila contestatori, ha giurato il nuovo presidente, l’ultranazionalista di destra Michail Kavelashvili. (ilgazzettino.it)
Il drappo blu con le 12 stelle dorate rappresenta la fame d'Europa, il cartellino rosso è lo strumento d'espulsione nel calcio, visto che Kavelashvili è stato un campione del pallone georgiano. A Tbilisi il dissenso si manifesta in questo modo contro Kheil Kavelashvili, che ieri ha prestato giuramento come nuovo presidente della Georgia, succedendo a Salome Zurabishvili, nel mezzo di una crisi politica che dura da 64 giorni. (il Giornale)