Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi

Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
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varesenews.it ECONOMIA

Alla fine è successo quello che i lavoratori temevano: Beko Europe chiuderà entro la fine del 2025 i siti Comunanza, in provincia di Ascoli Piceno, e Siena e taglierà la linea del freddo a Cassinetta di Biandronno in provincia di Varese, lasciando a casa 541 persone. In totale i lavoratori in esubero saranno 1935. Quasi la metà degli attuali dipendenti non lavoreranno più per Beko Europe. È quanto emerge dal tavolo di trattative al Mimit dove si sono incontrati i vertici della multinazionale turca e i sindacati dei metalmeccanici, Fiom, Fim e Uilm (varesenews.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E con loro sono presenti le rappresentanze sindacali, i segretari locali delle sigle di categoria di Cgil, Cisl e Uil. (LA NAZIONE)

Questa mattina (21 novembre 2024) a Comunanza è iniziato il picchetto dei lavoratori: sono 320 le persone interessate alla chiusura dello stabilimento Beko annunciato dal colosso durante il tavolo ministeriale durante la presentazione del Piano industriale. (corriereadriatico.it)

Ieri al ministero di Urso – lui, sentendo l’ariaccia, non era al tavolo – i manager della multinazionale turca hanno annunciato ben 1.935 esuberi su i 4.400 dipendenti in Italia, pari dunque al 44% del totale e la chiusura di due stabilimenti: Siena e Comunanza (Ascoli). (il manifesto)

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A cui si sommano almeno 250 impiegati (il conto è presto fatto: dei circa 700 tagli annunciati un terzo sono attivi nel sito varesino), per un totale di circa 800 lavoratori a rischio a Cassinetta. Ci sono tagli in vista, e non pochi: per lo stabilimento di Biandronno l’azienda ha sottolineato la necessità di oltre 500 esuberi nel settore refrigerazione, 541 per la precisione. (malpensa24.it)

AREA MONTANA - Lo ha annunciato la proprietà al Ministero per le Imprese. Anna Casini: «E' un durissimo colpo per la nostra regione e in particolare per le aree interne che continuano a pagare il prezzo di scelte industriali irresponsabili». (Cronache Fermane)

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