Guerra in Medio Oriente, raid israeliano su un campo profughi a Khan Younis: «90 morti e oltre 300 feriti»

Guerra in Medio Oriente, raid israeliano su un campo profughi a Khan Younis: «90 morti e oltre 300 feriti»
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LaC news24 ESTERI

Guerra infinita L'ospedale locale non è riuscito a far fronte all'enorme afflusso di feriti ed ha vissuto, stando ai racconti dei medici, «uno dei suoi giorni più neri» Israele ha cercato di colpire ancora una volta il "fantasma" Mohammed Deif, capo militare di Hamas nella Striscia e architetto del 7 ottobre. Ma se «della sua eliminazione non c'è certezza», come ammette in serata il premier Benyamin Netanyahu, il raid dell'Idf, secondo le cifre fornite da Hamas, ha fatto 90 morti e oltre 300 feriti, soprattutto donne e bimbi, in un complesso nella zona umanitaria piena di sfollati di al-Mawasi non lontano da Khan Yunis, nel sud della Striscia. (LaC news24)

La notizia riportata su altri giornali

Il primo ministro ha affermato di aver autorizzato l'attacco una volta accertata l'assenza di ostaggi nella zona e dopo aver ricevuto informazioni adeguate sui possibili danni collaterali e il tipo di munizioni che sarebbero state utilizzate. (il Giornale)

(Tuttosport)

Sopravvissuto a sette attentati, Deif rappresenta per Israele "un arciterrorista, un gatto dalle sette vite". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«Colpito Mohammed Deif»: Israele fa strage nella zona sicura di Mawasi

Uno dei giorni più neri nella guerra a Gaza, chi c'era l'ha definito l'inferno in terra. Almeno 90 palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano su un'area designata come umanitaria vicino a Khan Younis. (il Giornale)

Che ha anche diffuso foto dei luoghi prima e dopo l'attacco - ha poi precisato che il complesso colpito non fa parte degli attendamenti «degli sfollati» e che i due leader di Hamas «si nascondevano tra i civili». (Corriere del Ticino)

«I morti sono diverse dozzine, forse più di 100. È stata una strage, una nuova strage terribile in una zona che Israele, addirittura da ottobre, descrive come sicura per i civili». (il manifesto)