Come liberare Cecilia Sala? L'appiglio sui pasdaran che può guidare le mosse del ministro Nordio su Abedini

Come liberare Cecilia Sala? L'appiglio sui pasdaran che può guidare le mosse del ministro Nordio su Abedini
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Corriere Roma INTERNO

Per il governo italiano la prima urgenza è diventata ottenere condizioni decenti e accettabili per Cecilia Sala, prigioniera da due settimane a Teheran senza accuse dalle quali possa difendersi. Perché per risolvere l’altro corno del problema — la reclusione dell’iraniano Mohammad Abedini-Najafabadi, del quale gli Stati Uniti continuano a reclamare l’estradizione — serve tempo: quello che spetta ai giudici e quello necessario alla politica e alla diplomazia per prendere le decisioni conseguenti. (Corriere Roma)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il ministro della Giustizia Nordio potrebbe revocare la misura cautelare, ma la decisione sui domiciliari spetta comunque alla magistratura (AGI - Agenzia Italia)

Dagli Usa è arrivato ieri un appello ai magistrati italiani: «Non azzardatevi a mettere Abedini ai domiciliari, voi italiani che in 5 anni vi siete già fatti scappare dai domiciliari 7 estradabili» (Open)

Nessun gesto che potrebbe far irritare gli Stati Uniti, tanto più in un momento in cui sono in corso contatti febbrili, a più livelli, tra Roma e Washington sul caso di Cecilia Sala, giornalista arrestata pretestuosamente a Teheran il 19 dicembre, tre giorni dopo il fermo - in Italia, su mandato diretto Usa - dell'ingegnere informatico espert… (L'HuffPost)

Caso Abedini Najafabadi, gli Usa ai magistrati italiani: già fuggiti Uss e altri sei, bisogna tenerlo dentro. Le «garanzie» di Teheran

L'istanza ha il parere negativo (non vincolante) della Procura generale di Milano. Venerdì mattina, nel carcere di Opera, Abedini ha avuto un colloquio con il suo legale, l'avvocato Alfredo De Francesco. (Corriere Milano)

Quattro pagine firmate dalla procuratrice generale di Milano, Francesca Nanni, che motivano il suo parere negativo alla concessione degli arresti domiciliari per l’ingegnere iraniano, detenuto a Opera su richi… (La Repubblica)

Mettete Mohammad Abedini Najafabadi ai domiciliari, e a garantire che non scapperà saremo noi che ci teniamo a «mantenere ottimi rapporti» con l’Italia, rilancia ieri ai giudici milanesi non più «solo» il console (come già giorni fa) ma direttamente l’ambasciatore dell’Iran in Italia. (Corriere della Sera)