Trasforma il tuo 11 luglio: idee per celebrare la Giornata mondiale della popolazione

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Torino Cronaca ESTERI

Giovedì 11 luglio: la Giornata mondiale della popolazione L'11 luglio si celebra la Giornata mondiale della popolazione, un'occasione istituita dalle Nazioni Unite nel 1989 per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle questioni legate alla popolazione globale. Quest'anno, il tema ruota attorno alla necessità di garantire diritti e opportunità per tutti, indipendentemente dal luogo di nascita o dalle condizioni socio-economiche. (Torino Cronaca)

Ne parlano anche altri giornali

ONU: popolazione mondiale toccherà picco di circa 10,3 miliardi negli anni '80 di questo secolo Il rapporto prevede che la popolazione mondiale raggiungerà un picco di circa 10,3 miliardi di individui negli anni '80 di questo secolo, poi diminuirà lentamente, scendendo a 10,2 miliardi prima della fine del secolo. (Radio Cina Internazionale)

L’attuale popolazione di 8,2 miliardi di persone salirà fino a quel massimo nei prossimi 60 anni, per poi scendere a 10,2 miliardi entro la fine del secolo, si legge in un rapporto intitolato “World Population Prospects 2024″ che trovate qui. (Il Sole 24 ORE)

Secondo le Nazioni Unite, entro il 2080 la popolazione mondiale conterà oltre 10,3 miliardi di persone. Un dato fortemente in calo rispetto alle proiezioni pubblicate nel 2013. (Lega Nerd)

I paradossi di un mondo che invecchia

È quanto evidenzia il rapporto biennale World Population Prospects delle Nazioni Unite, secondo cui la popolazione mondiale dovrebbe raggiungere il livello massimo di circa 10,3 miliardi a metà degli anni ’80, rispetto agli attuali 8,2 miliardi. (Wall Street Italia)

La popolazione della Terra raggiungerà il picco a metà degli anni ’80, con circa 10,3 miliardi di persone, per poi scendere leggermente ad un livello molto più basso di quanto previsto un decennio fa, secondo le Nazioni Unite (Scenari Economici)

Soddisfatto dagli dèi, dovette rassegnarsi a una decrepitezza perenne che, a rigore, dovrebbe durare tuttora. Troppo felice per preoccuparsi di essere scrupoloso, il principe Titone chiese in dono l’immortalità, dimenticandosi di menzionare il dettaglio dell’eterna giovinezza. (Avvenire)