“Grandi passi indietro nel dialogo ebraico-cristiano”: Papa Francesco inaugura il presepe palestinese con Gesù bambino avvolto in una kefiah

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Mosaico-cem.it ESTERI

Di Pietro Baragiola Sabato 7 dicembre Papa Francesco ha accolto le delegazioni dei donatori dell’annuale Albero di Natale e dei presepi per il Vaticano. Uno tra questi è stato presentato da diversi funzionari palestinesi e raffigura Gesù bambino sdraiato su una kefiah, la tradizionale sciarpa simbolo nazionale della Palestina. Per rendere omaggio a questo dono, il pontefice ha invitato tutti i credenti a “ricordare i fratelli e sorelle che, proprio lì (a Betlemme) e in altre parti del mondo, soffrono per le tragedie della guerra”. (Mosaico-cem.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E infatti la Natività di cui parliamo non è una natività qualsiasi. La mangiatoia che accoglie il piccolo Gesù è coperta da una kefiah, il foulard bianco e nero simbolo della causa palestinese. (Famiglia Cristiana)

Sabato 7 dicembre, Papa Francesco ha ricevuto in udienza le delegazioni dei donatori del presepe e dell’albero di Natale per Piazza San Pietro. Tra loro la rappresentanza dell’Ambasciata dello Stato di Palestina, venuta a presentare, per conto della Città di Betlemme, la “Natività”, realizzata in legno d'ulivo dagli artigiani locali. (Servizio Informazione Religiosa)

Sono passati più di trent’anni dalla pubblicazione di Gesù ebreo, uno dei libri di maggior successo di Riccardo Calimani. (Moked)

Il Papa e il presepe con kefiah, “sconcerto nel mondo ebraico”

In 24 ore o poco più, in tempo d'Avvento, Papa Bergoglio ha reso omaggio in Vaticano a un bambinello adagiato su un drappo palestinese e a un Cristo che nel 1938 - all'indomani della «Notte dei Cristalli» - è stato dipinto da Marc Chagall come un martire ebreo che riassume in sé le persecuzioni patite dal suo popolo, fra i pogrom passati e - profeticamente - lo sterminio imminente per mano nazista. (il Giornale)

L'anno scorso era stato il reverendo luterano, Munther Isaac a mettere nel presepe che aveva allestito nella sua cappella in Cisgiordania un Gesù Bambino avvolto da una kefiah, su un mucchio di macerie, sollevando un sacco di polemiche. (ilmessaggero.it)

La “palestinizzazione” dell’ebreo Gesù non è una novità in ambito ecclesiastico. (RSI Radiotelevisione svizzera)