Gesù Bambino nella kefiah e il Papa che prega: perché questa immagine (assieme a un quadro di Chagall) ha scatenato le polemiche
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L’immagine di Francesco che prega davanti a un presepe arrivato da Betlemme nel quale Gesù Bambino è posato nella mangiatoia su una kefiah palestinese. E, l’indomani, il Papa assorto davanti al quadro che più ama, la Crocifissione bianca che Marc Chagall dipinse all’indomani della Notte dei cristalli, le violenze antisemite scatenate dai nazisti in Germania tra il 9 e il 10 novembre 1938, il Cristo crocifisso con i fianchi fasciati da un tallèd, lo scialle da preghiera ebraica, sullo sfondo dei pogrom secolari patiti dal suo popolo. (Corriere Roma)
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Un Gesù Bambino con la kefiah e un Gesù crocifisso con il talled. (il Giornale)
Quest'anno l'idea del bambinello adagiato nel telo simbolico che esprime solidarietà con il popolo palestinese è approdata in Vaticano dove sono stati installate delle Natività nell'Aula Paolo VI come succede ogni anno. (ilgazzettino.it)
«Chi si ricorda più del perché il capodanno arrivi otto giorni dopo Natale? Quanti ricordano, nel momento in cui brindano all’anno nuovo, che festeggiano la circoncisione di un bambino ebreo? Conoscere le origini di questa storia può, forse, avvicinare uomini che credono di essere molto diversi», premetteva lo studioso dell’ebraismo italiano all’inizio della sua dotta ricostruzione per calare «nel reale contesto storico» la vita di Gesù (Moked)
Sabato 7 dicembre, Papa Francesco ha ricevuto in udienza le delegazioni dei donatori del presepe e dell’albero di Natale per Piazza San Pietro. Tra loro la rappresentanza dell’Ambasciata dello Stato di Palestina, venuta a presentare, per conto della Città di Betlemme, la “Natività”, realizzata in legno d'ulivo dagli artigiani locali. (Servizio Informazione Religiosa)
Quest'anno l'idea del bambinello adagiato nel telo simbolico che esprime solidarietà con il popolo palestinese è approdata in Vaticano dove sono stati installate delle Natività nell'Aula Paolo VI come succede ogni anno. (ilmessaggero.it)
Il pontefice ci ha abituati a gesti semplici ma dotati di una capacità inattesa e profonda di lanciare messaggi evangelici universali. E infatti la Natività di cui parliamo non è una natività qualsiasi. (Famiglia Cristiana)