La giornalista Cecilia Sala arrestata in Iran, la versione della Farnesina e del ministro Crosetto
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Con una nota pubblicata sul proprio sito, la Farnesina ha condiviso la propria versione di quanto accaduto in Iran alla giornalista Cecilia Sala, arrestata lo scorso 19 dicembre a Teheran mentre si recava in aeroporto per rientrare in Italia. Sul proprio profilo X anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso il proprio punto di vista sulla vicenda. L’arresto della giornalista Cecilia Sala in Iran La versione della Farnesina Il post del ministro Crosetto L’arresto della giornalista Cecilia Sala in Iran Lo scorso 19 dicembre la giornalista italiana Cecilia Sala, che si trovava in Iran per lavoro, è stata arrestata dalla Polizia di Teheran mentre si recava in aeroporto per tornare in Italia. (Virgilio Notizie)
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A nord di Teheran, il carcere di Evin rappresenta uno dei luoghi più emblematici della repressione politica in Iran. Tuttavia, dopo la Rivoluzione Islamica del 1979, la prigione ha assunto un ruolo ancora più centrale, diventando il principale strumento del regime per silenziare dissidenti, giornalisti, attivisti e membri delle minoranze etniche e religiose. (Tiscali Notizie)
Lavoriamo con grande discrezione per riportarla in Italia». «Cecilia Sala sta bene, è in cella d’isolamento. (Corriere Roma)
"C'è una differenza fondamentale tra paura e panico. La paura, in certe situazioni, è utile perché ti protegge, aiuta a concentrarti, a migliorare udito e vista, riducendo il rischio di farti del male, ti evita il pericolo. (Il Giornale d'Italia)
«L’arresto di Cecilia Sala va letto nel suo contesto geopolitico. La Repubblica islamica sta vivendo il suo più difficile momento storico». Ne è convinto Pejman Abdolmohammadi, docente italo-iraniano di Relazioni internazionali del Medio Oriente all’Università di Trento e ricercatore all’Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale). (Il Nord Est)
«Riportatemi a casa, fate presto, vi chiedo di impegnarvi tutti», ha chiesto la giovane giornalista, descritta dai colleghi come «tosta e combattiva». Le autorità iraniane hanno consentito all’ambasciatrice italiana solo ieri di farle visita nella famigerata prigione di Evin, dove è stata portata nonostante fosse in Iran con regolare visto giornalistico. (ilmessaggero.it)
CECILIA SALA, INTRIGO INTERNAZIONALE: FERMATA DOPO L’ARRESTO IN ITALIA DI UN IRANIANO. Gli Usa vogliono processare l’uomo per aver fornito componenti elettronici alla Russia. (Il Fatto Quotidiano)