Bimba annegata al bioparco di Caraglio, indagati il gestore del centro estivo e la responsabile del gruppo

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Virgilio Notizie INTERNO

Due persone sono indagate per omicidio colposo in relazione alla tragica morte di Anisa Murati, 7 anni, annegata mercoledì 17 luglio nel laghetto del bioparco di Caraglio, in provincia di Cuneo. Gli indagati sono il gestore del bioparco e la responsabile del gruppo di animazione parrocchiale della valle Stura. La loro iscrizione al registro è un passaggio fondamentale per procedere con l’autopsia, che aiuterà a chiarire le cause del decesso della bambina. (Virgilio Notizie)

La notizia riportata su altri media

Da oggi, dunque, il fascicolo della procura di Cuneo affidato al pm Alberto Braghin, che coordina le indagini con il procuratore aggiunto Ciro Santoriello, non sarà più con… (La Repubblica)

DEMONTE (CUNEO) — «La bambina era la mia vita, cosa vuoi che ti dica». «L’ho cresciuta per sette anni. (La Repubblica)

Il gestore del bioparco Acqua Viva di Caraglio, Roberto Manzi, e un’educatrice diciottenne, responsabile del gruppo di 7 animatori (due i maggiorenni) che accompagnavano una cinquantina di bambini, dai 3 agli 8 anni di età, dell’Estate ragazzi degli oratori della valle Stura (La Stampa)

Due indagati per la morte della piccola Anisa Murati, annegata nel lago del Bioparco Acquaviva di Caraglio

A due giorni dalla tragedia nel laghetto del Bioparco di Caraglio, nel Cuneese, il gestore del bioparco AcquaViva Roberto Manzi («Avevo avvertito quei ragazzi di guardare i bambini», aveva dichiarato ieri) e la responsabile del gruppo di animazione parrocchiale della valle Stura risultano indagati per omicidio colposo (Corriere della Sera)

La piccola era in gita con una comitiva di bambini organizzata dal centro estivo parrocchiale di Demonte. Due indagati per omicidio colposo dopo la morte della piccola Anisa Murati, sette anni, annegata mercoledì pomeriggio nel lago del Bioparco Acquaviva di Caraglio nel Cuneese. (Torino Cronaca)

I due indagati sono il gestore dell’area verde, Roberto Manzi, e l’educatrice di diciott’anni indicata come la responsabile del gruppo di sette animatori, cinque dei quali ancora minorenni e volontari, che mercoledì mattina erano stati incaricati di portare in gita un gruppo di circa cinquanta bambini. (Quotidiano Piemontese)