Elezioni Gran Bretagna, quando e per cosa si vota: dal sistema maggioritario ai candidati satirici. Cosa c'è da sapere

Elezioni Gran Bretagna, quando e per cosa si vota: dal sistema maggioritario ai candidati satirici. Cosa c'è da sapere
ilmessaggero.it ESTERI

Il prossimo 4 luglio, circa 50 milioni di persone nel Regno Unito sono chiamate alle urne per un importantissimo appuntamento: le elezioni per rinnovare il Parlamento di Westminster che darà la fiducia al nuovo governo. Dopo 14 anni di dominio dei conservatori, l'attuale primo ministro Rishi Sunak affronta una sfida decisiva contro il leader dei laburisti, sir Keir Starmer. I sondaggi indicano una probabile vittoria di Starmer, suggerendo uno storico cambio di guardia al numero 10 di Downing Street (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Una sconfitta storica. È questo, secondo tutti i sondaggi, il destino che attende Rishi Sunak il 4 luglio quando il Regno Unito, per volontà dello stesso premier, andrà alle urne per le elezioni generali. (LAPRESSE)

Il 4 luglio ci saranno le elezioni nel Regno Unito, e i sondaggi danno favoriti i laburisti sui conservatori. Il leader laburista, Keir Starner, ha dichiarato che vogliono ricostruire il loro Paese riportando la politica al servizio pubblico. (Avanti Online)

Nel 1948, dalla nave Hmt Empire Windrush sbarcarono in 1.027 nel porto di Tilley, nell’Essex, per lo più provenienti dalle zone caraibiche comprese all’interno del Commonwealth. A tutti coloro che erano arrivati Oltremanica fino al 1973 – passati alla storia come generazione Windrush - era stata garantita la permanenza a tempo indeterminato. (L'HuffPost)

Elezioni Regno Unito, la volata di Starmer. Il Labour prenota una supermaggioranza

Sono le ultime 48 ore di campagna elettorale in Gran Bretagna. Keir Starmer Labour), Rishi Sunak (Tories), Ed Dewey (Libdems), Nigel Farage (Reform Uk) visitano gli ultimi cantieri, spillano le ultime pinte, baciano gli ultimi infanti e fanno gli ultimi spergiuri. (il manifesto)

Di certo, Farage… (la Repubblica)

LONDRA – Da domani notte, sarà molto probabilmente il nuovo primo ministro britannico. (la Repubblica)