Esplosione a Calenzano, tra i dispersi c'è un operaio napoletano
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Potrebbe esserci un morto napoletano nell'ambito della tragica esplosione verificatasi in una raffineria Eni a Calenzano, in Toscana. È stato infatti identificato il corpo di una delle persone morte nell'esplosione. La vittima farebbe parte della lista delle cinque persone che mancano all'appello, due morti e tre dispersi, tutti operai che stavano guidando le autocisterne. Nella lista ci sono un operaio originario di Catania di 57 anni, un operaio di Napoli di 62 anni, un operaio originario della provincia di Novara di 49 anni, un operaio nato in Germania ma italiano di 45 anni e un operaio di Matera di 45 anni. (ilmattino.it)
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Un livornese tra i feriti gravi nell’esplosione a Calenzano C’è anche un livornese di 51 anni tra i feriti gravi nell’esplosione di Calenzano avvenuta nella mattina di lunedì 9 dicembre all’interno dell’impianto Eni (QuiLivorno.it)
Nella sala del Consiglio del Municipio di Calenzano i parenti delle persone disperse in seguito all'esplosione nello stabilimento Eni aspettano, sperano e si disperano. (Fanpage.it)
Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al termine della riunione odierna di giunta. Mercoledì prossimo 11 dicembre sarà giornata di lutto regionale per le vittime dell’esplosione avvenuta questa mattina nel deposito carburanti Eni a Calenzano (Fi). (Toscana Notizie)
Calenzano, a pochi chilometri da Firenze, l’inferno arriva in una grigia giornata di dicembre illuminata da una luce, quella delle fiamme, che nessuno avrebbe mai voluto osservare. Ore 10.26, l’esplosione, il fuoco, la corsa per salvarsi, la paura che le fiamme raggiungano anche i grandi serbatoi di carburante, il fumo che rende irrespirabile l’aria, la ricerca drammatica dei dispersi. (ilmessaggero.it)
Dopo l’esplosione e le fiamme, con la nube nera alta verso il cielo, poco dopo le 14 il governatore dem Eugenio Giani ha rassicurato: “Situazione sotto controllo, nessun contatto con i depositi di carburante, altrimenti l’esito sarebbe stato più drammatico”. (Il Fatto Quotidiano)
Quindi la nube nera che si è alzata, visibile da chilometri. Bloccata la ferrovia Prato-Firenze, bloccato e poi riaperto il casello di Calenzano dell'A1. (LA NAZIONE)