Media, “la moglie di Assad di nuovo gravemente malata”: il verdetto dei medici

Media, “la moglie di Assad di nuovo gravemente malata”: il verdetto dei medici
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

Asma al-Assad, moglie del deposto dittatore siriano Bashar-al-Assad, è di nuovo gravemente malata di leucemia e i medici le hanno dato una possibilità di sopravvivenza del 50%, secondo quanto riporta il quotidiano britannico The Telegraph. Appena qualche giorno fa era trapelato che la donna avesse chiesto il divorzio. Indiscrezione sempre rilanciata sui media e subito smentita dal Cremlino. “No, non corrispondono a verità”, aveva dichiarato il portavoce Dmitry Peskov ai giornalisti a Mosca in risposta ad una domanda sulle indiscrezioni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ma ora Asma al-Assad, moglie del dittatore siriano, “ha chiesto il divorzio dopo aver espresso insoddisfazione per la sua vita a Mosca“. L’immagine della benefattrice è definitivamente tramontata una volta che sono emerse le sue mail in cui concordava col regime del terrore del marito e si vantava degli sfarzi in cui viveva. (Il Fatto Quotidiano)

Ma nella redazione di Vogue avevano capito già tutto del nuovo mondo in arrivo in quelle arroventate latitudini, per nulla distratti dal fenomenale ritorno del reggicalze e dalle novità alle polpose sfilate di Kuala Lumpur. (La Stampa)

La moglie del deposto dittatore siriano Bashar al-Assad viene diretto contatto con la famiglia. (Tuttosport)

"La moglie di Assad ha chiesto il divorzio"

Le possibilità di sopravvivenza della moglie di Bashar sono al 50% secondo i medici (Open)

MOSCA – E’ di nuovo gravemente malata; vuole il divorzio dal marito Bashar; desidera tornare a Londra, insoddisfatta della vita in esilio in Russia. Almeno a livello di (drammatiche) indiscrezioni giornalistiche, non conferm… (la Repubblica)

Asma al-Akhras avrebbe chiesto il divorzio al marito Bashar Assad, l’ex dittatore siriano spodestato due settimane fa a seguito della conquista di Damasco da parte dei miliziani di Hayat Tahrir al-Sham. (il Giornale)