L’esplosione in galleria 16 morti, 267 feriti
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Il 23 dicembre 1984 un attentato dinamitardo colpisce, nella Galleria dell’Appennino tra Firenze e Bologna, il treno rapido 904, provocando 16 morti e 267 feriti: verrà denominata la strage di Natale. Secondo le indagini della Dda di Firenze fu il primo atto della strategia della tensione di Cosa nostra che anticipò gli attentati a Roma, Firenze (Georgofili) e Milano. L’ordigno fu caricato alla stazione di Santa Maria Novella, in una carrozza di seconda classe. (LA NAZIONE)
La notizia riportata su altre testate
Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio in ricordo della strage del rapido 904. Le Istituzioni seppero respingere il ricatto e difendere la democrazia grazie alla reazione civile e all'amore per la libertà degli italiani. (Tiscali Notizie)
Le Camere del Lavoro Metropolitane di Bologna e Napoli insieme nel ricordo della strage di Natale, l'esplosione all'interno della Galleria dell'Appenino, nei pressi di San Benedetto Val di Sambro, del treno Rapido 904, avvenuta il 23 dicembre 1984 quando il convoglio, partito dalla stazione Centrale di Napoli alle 12,55 con destinazione Milano, viene spezzato in due dalla bomba piazzata in un vagone, provocando la morte sul colpo di 15 persone, il ferimento di altri 267 passeggeri e, un anno più tardi, la morte di Gioacchino Taglialatela, sedicesima vittima. (ROMA on line)
Parole di Rosaria Manzo, 40 anni compiuti a maggio, gli stessi che ci separano dalla strage del Rapido 904, partito da Napoli e diretto a Milano subito prima di Natale, con oltre 600 passeggeri a bordo. (il manifesto)
«Ricorrono quarant’anni dall’antivigilia del Natale 1984, quando una bomba squarciò i vagoni del treno rapido 904 che percorreva la grande galleria dell’Appennino. Distrutta la vita di donne e uomini inermi, che tornavano per le festività nelle loro terre d’origine. (ilmattino.it)
Qui alla stazione ferroviaria di San Benedetto Val di Sambro ricorre oggi il quarantesimo anniversario dell'attentato al treno Rapido 904 della tratta Napoli -... (Virgilio)
- "Il primo, intenso pensiero è rivolto ai familiari e a tutti coloro che da allora hanno portato il peso del dolore più intimo e incancellabile. Le Istituzioni seppero respingere il ricatto e difendere la democrazia grazie alla reazione civile e all'amore per la libertà degli italiani. (Tiscali Notizie)