Moody's conferma rating Unicredit dopo offerta su Banco Bpm

Moody's conferma rating Unicredit dopo offerta su Banco Bpm
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La Gazzetta del Mezzogiorno ECONOMIA

L'agenzia di rating Moody's ha confermato i rating del debito Senior Preferred (non garantito) e dei depositi a lungo termine di UniCredit a Baa1, con outlook stabile. Secondo l'agenzia, se l'acquisizione del Banco Bpm dovesse essere finalizzata, il merito di credito di Unicredit rimarrebbe sostanzialmente stabile. L'affermazione, si legge in una nota, riflette anche la valutazione dell'agenzia di rating secondo cui l'acquisizione di Banco Bpm non impedirebbe la potenziale acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su altri giornali

Secondo l'agenzia, se l'acquisizione del BancoBPM dovesse essere finalizzata, il merito di credito di UniCredit rimarrebbe sostanzialmente stabile. L'affermazione riflette anche la valutazione dell'agenzia di rating secondo cui l'acquisizione di Banco BPM non impedirebbe la potenziale acquisizione di Commerzbank (SoldiOnline.it)

Si tratta - secondo Giuseppe Castagna - di (Secolo d'Italia)

Unicredit si propone di acquistare il gruppo Banca Popolare di Milano (BPM) attraverso un’offerta pubblica di scambio. Un’azione che BPM ha definito “ostile” perché non concordata. In questo modo nascerebbe il primo gruppo bancario italiano: un'operazione che scombussolerebbe l'intero sistema bancario nazionale. (La Stampa)

BancoBpm lancia l’allarme: «Con UniCredit oltre 6mila tagli» (Il Sole24Ore)

Futuro incerto, ma è questo il momento di restare «uniti, concentrati e determinati» per raggiungere gli obiettivi del Piano. (Il Cittadino)

Secondo quanto riportato da Luca Davi per Il Sole24Ore, BancoBPM avrebbe respinto all'unanimità la proposta preliminare di OPS promossa da UniCredit, definita dai termini "inusuali". (SoldiOnline.it)

“Inusuale” e non “riflette in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti di Banco Bpm“. Si è espresso così, con un secco no, il cda dell’istituto di Piazza Meda all’offerta pubblica di scambio volontaria di UniCredit annunciata lunedì. (Forbes Italia)