Manovra 2025, dal 9 dicembre discussione in commissione. Ipotesi approdo in Aula alla Camera il 15. Cosa si attende per la scuola?
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Manovra 2025, dal 9 dicembre discussione in commissione. Ipotesi approdo in Aula alla Camera il 15. Cosa si attende per la scuola? Di La discussione e valutazione degli emendamenti alla legge di bilancio 2025 inizierà in commissione bilancio dal 9 dicembre fino al 14. Se tutto dovesse andare secondo i piani il testo definitivo potrebbe approdare in Aula il 15 dicembre. Le tempistiche si sono dilatate a causa dell’analisi del dl fiscale, ricorda Italia Oggi, che ha assorbito il tempo e le energie dei parlamentari. (Orizzonte Scuola)
Ne parlano anche altri giornali
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Non si è ancora chiusa la partita degli emendamenti alla legge di bilancio 2025 che ha iniziato il suo iter alla Camera (l’arrivo in Aula è al momento fissato per il 13 dicembre). È rispuntata una proposta che non compariva nella prima lista dei cosiddetti “super-segnalati” dai partiti (250), vale a dire il voucher per le scuole paritarie per chi ha un Isee sotto i 40mila euro. (Il Sole 24 ORE)
La legge di bilancio 2025 entra nel vivo dei lavori alla Camera e, a un mese e mezzo dal varo del Consiglio dei ministri, il Parlamento punta a ritoccare il testo con una lunga serie di proposte di modifica . (Il Sole 24 ORE)
Intanto si fa sempre più chiara la prospettiva delle novità che attengono al comparto scolastico. Prosegue l’iter che dovrà condurre all’approvazione della legge di bilancio 2025 entro fine dicembre. (Scuolainforma)
L’ostacolo, il dl fiscale Se sui contenuti della legge di bilancio continua a regnare l'incertezza, almeno sui tempi di discussione si cominciano a intravedere dei punti fermi: gli emendamenti supersegnalati verranno esaminati dalla Commissione Bilancio tra il 9 e il 14 dicembre. (Italia Oggi)
All’operazione-verità messa in piazza dagli scioperi di Cgil e Uil e dei sindacati di base sull’austerità della prossima legge di bilancio, Giorgia Meloni ha reagito confondendo le mele con le pere. In realtà, il cofinanziamento è dovuto, mentre la manovra non stanzia investimenti e taglia 12 miliardi alla spesa sociale. (il manifesto)