Kamala Harris diserterà l’incontro con Netanyah al Congresso Usa. Lo speaker della Camera Johnson: “Assenza inconcepibile”

Kamala Harris diserterà l’incontro con Netanyah al Congresso Usa. Lo speaker della Camera Johnson: “Assenza inconcepibile”
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la Repubblica ESTERI

Mentre Kamala Harris, ormai candidata in pectore dei democratici, continua a raccogliere consensi, fondi e favore nei sondaggi e attacca Trump (“è un predatore sessuale”) Joe Biden si prepara ad affrontare la sua giornata più lunga. Nel pomeriggio a Washington incontrerà il premier israeliano Netanyahu (che vedrà anche Trump e, prima, terrà un discorso al Congresso a cui non parteciperà Harris, impegnata in un comizio in Indiana) una visita istituzionale che sarà accompagnata da imponenti misure di sicurezza. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato per la quarta volta al Congresso Usa, riunitosi a camere congiunte ieri. Neppure Winston Churchill ebbe l’onore di rivolgersi ai legislatori statunitensi tante volte. (La Stampa)

Il premier israeliano respinge le accuse di genocidio: "Oltraggiose" (TGLA7)

Non torneremo indietro" E su Trump: "Conosco i truffatori. (AGI - Agenzia Italia)

Netanyahu al Congresso Usa: "Siamo ad un bivio della storia" - Bernie Sanders: "Netanyahu è un criminale di guerra e bugiardo"

Spray al peperoncino contro manifestanti "Criminale di guerra", "colpevole di genocidio". E' questo il cartello che ha mostrato durante il discorso di Benjamin Netanyahu la democratica Rashida Tlaib, l'unico membro del Congresso di origine palestinese. (Adnkronos)

Attivisti radicali si sono infiltrati all’interno del Watergate Hotel dove si trova Benjamin Netanyahu e hanno rilasciato vermi nella sala conferenze israeliana. Grilli e altri insetti sono stati rilasciati nelle aree in cui si trova la delegazione israeliana. (Panorama)

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu terrà oggi un discorso storico al Congresso degli Stati Uniti, cercando di raccogliere il sostegno in un momento di tensione tra il suo Paese e il suo principale sostenitore militare per la guerra a Gaza. (RaiNews)